La Polyù, azienda leader mondiale nella produzione di lastre di policarbonato per uso edilizio, ha deciso di chiudere lasciando senza posto di lavoro 70 persone.
Da maggio 2009 i 40 lavoratori del settore produttivo sono in cassa integrazione ordinaria a rotazione, da mercoledì 17 Febbraio 2010, sono stati messi in cassa integrazione straordinaria i 30 dipendenti della parte commerciale per cessata attività.
I lavoratori, che non percepiscono lo stipendio dal mese di Gennaio, stanno presidiando notte e giorno lo stabilimento di Sedriano di via Marie Curie, bloccando la produzione.
Il titolare dell'azienda aveva intenzione di dichiarare fallimento in questi giorni, la Fiom-Cgil è riuscita a far slittare la dichiarazione al mese di Aprile, poichè ci sarebbero alcune aziende disposte a trattare per l'acquisto dell'azienda (comprensiva di macchinari).
Lo scopo della lotta dei dipendenti è quello di mantenere attiva la produzione (giustamente ricevendo lo stipendio) fino a quando non si sarà trattata la vendità ad un'altra società.
Il lavoro non manca, e nel giro di sei mesi si tornerebbe a regime produttivo normale.
L'azienda (leader nel suo settore, con un parco clienti molto ampio) non viene chiusa a causa della crisi economica, ma solamente a causa della decisione del titolare, che, nel frattempo, ha aperto una nuova società, la Polystar ad Arluno.
A cura del circolo PRC "Rachel Corrie" di Sedriano
Non continuiamo a subire passivamente qualunque situazione , soprattutto se così grave. Non è bene essere rassegnati a qualunque porcheria proposta dietro la "sponsorizzazione" della crisi.
RispondiEliminaSolidarietà ai lavoratori della Polyu' in difficoltà.
giuseppe
Non ero al corrente della situazione della Polyù. Sono sconcertato, esprimo tutta la mia vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie.
RispondiEliminaFranco