Altro che “rispetto delle radici cristiane” e “recupero della identità lombarda”: la Lega Nord punta all’imbarbarimento. E a Sedriano la Giunta Celeste si adegua alla sottocultura leghista.
Le avvisaglie in realtà c’erano già state all’insediamento della nuova amministrazione Sedrianese di Centrodestra, eletta a Giugno 2009, ma ora siamo arrivati al dunque: anche i poveri cittadini di Sedriano all’ingresso del loro malcapitato paese dovranno sorbirsi il cartello con la scritta dialettale “Sidrìan”(anche se i nativi ben sanno che l’accento antico è piu’ contorto). Intanto hanno già tirato via la scritta “Benvenuti a Sedriano, città di Pace”, che era riportata in 4 lingue diverse. Purtroppo niente di nuovo sotto il Sole : sono ormai mesi che i governanti Leghisti stanno imponendo un autentico processo di imbarbarimento di una Nazione, la stessa Nazione che ha dato i natali a Michelangelo, Dante, Galileo, Leonardo oltre che a San Francesco d’ Assisi.
Di porcherie ne stiamo vedendo e sentendo tante:
- cartelli bilingue -Lecco (Lecch), Novara (Nuàra), Busto Arsizio (Büsti Grandi), Cambiago (Cambiagh), Biassono (Biasòn), Barlassina (Barlasìna), Bergamo (Bèrghem), Capriate San Gervasio (Cavriàt San Gervàs), Seriate (Seriàt), Albano Sant'Alessandro (Albà), Trescore Balneario (Trescùr), Costa Volpino (Costa Ulpì), Nembro (Nèmber), Villongo (Ilònch), Albino (Albì) ...
- centralino comunale in dialetto -Comune di Como "E adess v'el disi bèl ciaàr: da quest mumènt chì sii marì e mijèè"
- panchine solo per anziani a Parma -“Via le badanti, panchine per soli anziani”
- posti a sedere separati in autobus per milanesi doc -"Meglio vagoni solo per extracomunitari" Matteo Salvini Consigliere Lega Nord comune di Milano
E questi sono solo alcuni esempi.
Il pretesto: “la difesa delle radici cristiane” e il “recupero dell’identità padana”.
Per quanto riguarda le radici cristiane ci ha già pensato con la solita chiarezza il nostro Arcivescovo di Milano, Cardinal Dionigi Tettamanzi, che ha gelato le grossolane strumentalizzazioni dei colonelli Leghisti, ricevendo in cambio insulti di ogni genere: “..Io sono il Vescovo di tutti e non escludo nessuno. C’è il rischio di intendere la tradizione come un fossile che chiede solo di essere conservato: le radici sono importantissime ma il Signore ci giudica a partire anche dai fiori e dai frutti che queste radici realizzano, in osservanza agli insegnamenti del Vangelo”.
Per quanto riguarda l’uso del dialetto, tutti noi ne abbiamo uno nel cuore, che vorremmo risentire soprattutto quando siamo stati troppo lontani da casa. Ma il problema è l’uso che ne vogliano fare costoro. E’ la loro risposta alla crisi della cosiddetta “globalizzazione”: loro usano i nostri bei dialetti per ALZARE NUOVI MURI. Vogliono dividere di nuovo l’ Italia in Nord e Sud, e poi ridividerla in mille città e paesi con mura e magari filo spinato, vorrebbero espellere chiunque non sia riconosciuto come simile dai simili, ridurre gli “stranieri” in clandestinità, punire i clandestini, prendersi solo quelli che servono “con diritti ridimensionati” (es. le badanti, per dar da mangiare ai vecchi indigeni, obbligate al rispetto dei tanti doveri ma espropriate dei propri diritti) e cacciare gli altri. C’è un’idea egoista, arrogante, miope e primitiva dietro a tutto questo, che porta alla regressione culturale delle nostre piccole comunità.
E questo sta avvenendo anche a Sedriano. L’ avevamo già capito osservando il modo penoso col quale la giunta Celeste ha accolto la geniale opera pubblica (La casa dell’ acqua) ereditata dal centrosinistra: qualcuno di loro voleva addirittura chiuderla, altri hanno visto immaginari Rom “lavarsi i piedi”, alla fine se la sono presa con i cosiddetti “forestieri” (termine in disuso almeno dalla fine dell’occupazione tedesca), vale a dire coi cittadini dei paesini limitrofi, che si fermano talvolta in bici a bere un sorso d’acqua. Fino all’ultima “grande trovata”: una macchinetta per badge magnetici per “soli residenti”. Con la speranza che il Sindaco consideri residenti anche le badanti e altri lavoratori immigrati in attesa del permesso di soggiorno!. Anche a Sedriano si comincia a vivere un clima da “città assediata” e tutti coloro, laici o non laici, che ancora ritengono di abitare in una città evoluta e aperta, a pochi chilometri da Milano e dentro l’ Europa,dovrebbero cominciare a reagire piu’ visibilmente, dovrebbero tornare ad indignarsi.
Ci auguriamo che dal famoso cartello bilingue imposto al Sindaco dalla Lega Nord ci venga almeno risparmiato la dicitura “Paès di Muròn” (paese dei gelsi), poiché in tal caso saremmo alla tragicommedia. I primi a sentirsi offesi dovrebbero essere in primo luogo i tanti cittadini immigrati meridionali che molti anni fa furono accolti dai Sedrianesi con il cuore in mano (Compresi il Sindaco e alcuni tra assessori e consiglieri) e che ora dovrebbero dare l’esempio, e non, farsi influenzare da una sottocultura che porta solo imbarbarimento, inciviltà e ignoranza in cambio “di un piatto di lenticchie”.
A cura degli oppositori di strada della Sinistra di Sedriano