In questa infernale canicola estiva, ulteriore segnale premonitore del cambiamento climatico già in corso, ma ostinatamente ignorato, vorremmo essere una volta tanto "leggeri", come una bava di vento, quasi impercettibile, sommessa.
Cominciamo col dire che la foresta di via Gagarin cresce rigogliosa, nel silenzio istituzionale più assoluto e al centro delle cure più maniacali e ossessive, accudita e costantemente presidiata, sorvegliata 24 ore su 24, per i più opportuni interventi al manifestarsi di problematiche di qualsivoglia natura, specie per l'inconsueta sofferenza idrica, rara cosa per estati dal clima continentale quale quello sedrianese.