Le proposte presentate in data 12 marzo 2012 dal ministro (piangina) Fornero, tra mezze parole e goffi tentativi di limitare la portata di quello che stanno preparando, è devastante, è un attacco totale e frontale ai diritti dei lavoratori, senza risparmiare nulla e nessuno!
Ammortizzatori sociali
- attualmente c'è la cassa integrazione ordinaria per le crisi aziendali temporanee (durata 12 mesi)
- quella straordinaria per ristrutturazione o cessazione attività (24 mesi)
- quella "in deroga" per i settori che non possono utilizzare le prime due forma perché non pagano i contributi
La cig di fatto è co-finanziata da imprese e lavoratori, non dallo stato, unica eccezione quella "in deroga".
Fin quando un lavoratore è in cassa integrazione mantiene formalmente il posto di lavoro e non viene iscritto tra i disoccupati.
Il progetto Fornero è molto semplice, un omicidio perfetto :
- conservare solo la cassa "ordinaria"
- cancellare la straordinaria e la mobilità
- introdurre una nuova indennità di disoccupazione durata massima 12 mesi
- che diventano 15 per gli over 58 anni - con tetto massimo di 1119 euro lordi
- che si riducono del 15% dopo sei mesi
- e di un ulteriore 15% dopo altri sei
In poche parole, se l'azienda si deve ristrutturare o chiudere gli "esuberi", i dipendenti vengono licenziati immediatamente e "coperti" con l'indennità per un tempo molto più breve di quello attuale.
"In compenso", secondo il governo, tale indennità verrebbe estesa anche ai lavoratori pubblici - che oggi non sono licenziabili - quando verranno buttati fuori, e anche ai precari.
Utilizziamo il condizionale "verrebbe" poiché il governo ammette, con nonchalance, di non aver ancora trovato i soldi per finanziare questo strumento. Quindi, al momento non c'è assolutamente nulla.
Inizialmente si era detto che questo massacro sarebbe entrato a regime nel 2017. Confindustria aveva fatto pressione per rinviare il più possibile il varo di questa riforma vista la recessione in atto. La cig, infatti, è una misura a favore delle imprese e sono loro a richiederla, non i lavoratori. Ora la Fornero vuole anticipare tutto al 2015, cominciando però da subito un "periodo di transizione" di cui ancora non sono stati chiariti i termini.
La Fornero, chi è costei?
E' una docente universitaria che evidentemente appartiene alla categoria di quelli che pensano che, gli studenti in lei apprezzino, più di ogni altra cosa, la “bella lezione”.
Dimenticando che, il suo ruolo non può non fondarsi sul rispetto reciproco. Il nostro nuovo ministro se persegue questa strada risulta esposta, ad abusi di potere, a forme di arbitrio o di vera e propria mancanza di rispetto nei confronti delle parti sociali che, non sono certo equiparabili ai suoi discenti.
Se fosse però un bravo docente dovrebbe capire che quando si è educatori, hanno un peso, non tanto e non solo la cultura che si possiede o la tecnica didattica che si è in grado di dispiegare, ma la propria umanità, il capire e comprendere gli altri, altrimenti come si fa ed essere ministro dello stato sociale?
Un altro obbligo, per un bravo docente, è quello dell’imparzialità, che non significa essere “neutrale”, ma equo, giusto. Don Milani diceva, a tal proposito, che la più grande ingiustizia è fare parti uguali fra disuguali.
Un’altra forma di emarginazione, che un bravo docente dovrebbe evitare è l’antipatia, ovvero quell’istintiva avversione che un insegnante può provare per un alunno. Non si può certo negare che la Fornero non ne provi molta nei confronti della Fiom ad esempio ma dei sindacati in genere.
Un buon insegnante è colui che lascia le preoccupazioni e i crucci personali fuori dall'aula. Gli isterismi, le intemperanze, gli abusi di potere sono quanto di più odioso si possa perpetrare ai danni di un alunno.
La sua disponibilità ad interagire con i ragazzi non può conoscere “alti e bassi”; la stessa deve essere continua, ne deve essere improntata ad umori mutevoli.
Il suo atteggiamento nei confronti dei suoi interlocutori, le parti sociali, ma anche i partiti politici che la sostengono, appare palesemente aderente ala descrizione fatta. Il ministro infatti insiste con una forma deleteria d’irrigidimento nella trattativa con le parti sociali e si comporta come l'insegnante che, non riuscendo a conquistarsi la fiducia e la stima dei ragazzi attraverso i mezzi - diciamo così - normali, fa ricorso alla severità e alla punizione, ovvero a divieti, proibizioni, minacce, ammonimenti. Autorevolezza, tatto, non autoritarismo o irrazionale severità dovrebbe usare un buon docente ed a maggior ragione un buon ministro.
Dall'analisi dei fatti la risposta al quesito non lascia incertezze, di sicuro non è un buon ministro e certamente se si comporta allo stesso modo con i suoi discenti è anche un pessimo docente.
Leggetevi o meglio visto che, a suo tempo l'abbiamo letto tutti, rileggetevi il libro Cuore di Edmondo De Amicis. Ecco cosa diceva agli alunni il maestro Perboni il primo giorno di scuola:
"Sentite. Abbiamo un anno da passare insieme. Vediamo di passarlo bene. Studiate e siate buoni. Io non ho famiglia. La mia famiglia siete voi. Avevo ancora mia madre l'anno scorso: mi è morta. Son rimasto solo.Non ho più che voi al mondo, non ho più altro affetto, altro pensiero che voi. Voi dovete essere i miei figliuoli. Io vo voglio bene, bisogna che vogliate bene a me. Non voglio aver da punire nessuno. Mostratemi che siete ragazzi di cuore; la nostra scuola sarà una famiglia e voi sarete la mia consolazione e la mia alterezza. Non vi domando una promessa a parole; son certo che, nel vostro cuore m'avete già detto di sì."
Non vi è alcun dubbio che se l'atteggiamento culturale della Fornero fosse andato in questa direzione, non avremmo avuto la più grande fregatura di tutti i tempi per i lavoratori italiani ovvero la riforma delle pensioni.
In questa situazione avremmo avuto bisogno di un Maestro/Ministro come Perboni, invece ci siamo ritrovati con Crudelia Fornero che ci vuole trasformare in pellicce.
Come avete visto Crudelia Fornero si appresta a rifilarci un'altra nuova grande fregatura.
Siete disposti a sopportare ancora?
Il PD farà il cieco ed il sordo rispetto alla indignazione dei lavoratori come ha già fatto con la riforma delle pensioni?
CGIL, CISL e UIL faranno tre ore di sciopero e poi zitti a cuccia come hanno fatto con la riforma delle pensioni?
Ormai anche la corte dei conti ha certificato che il popolo italiano è rimasto in mutande, il governo tecnico non ha dimostrato nei fatti ’imparzialità, ma ha fatto provvedimenti: parti uguali fra disuguali.
Il popolo che è massa paga di più, perché garantisce maggiori entrate subito, i grandi capitali é meglio lasciarli stare altrimenti il governo tecnico viene spazzato via dalle lobby ben rappresentate in parlamento.
Pare che presenti in parlamento gli unici che ancora difendono i lavoratori sono rimasti quelli di Di Pietro ma ovviamente non bastano.
Bersani se ci sei batti un colpo e manda a casa questo governo conservatore e di destra. Se invece accetterai supinamente la nuova riforma di Crudelia Fornero, perderai meritatamente le elezioni.
Sinistra di Sedriano