domenica 16 ottobre 2011

Caro Sindaco, sono d'accordo i conti non tornano

La risposta di Celeste
Caro Celeste,
innanzitutto voglio ringraziarla per aver risposto, non era così scontato. La ringrazio anche per aver definito le mie tesi oneste, anche questo non è scontato.
Dobbiamo essere avversari e non nemici e soprattutto confrontarci nel merito delle singole questioni aperte, anche perché ogni tanto abbiamo avuto la stessa opinione su una serie di iniziative della Sua amministrazione come ad esempio: contro l’apertura della sala giochi, la realizzazione delle aree per i cani, l’abolizione della tassa sui passi carrai, ecc..

Nel merito del PII di Villa Colombo sono più che d’accordo con Lei sul fatto che" i conti non tornano" ma mi consenta di ribattere che, le Sue nozioni urbanistiche sono più che bislacche e le spiego con molta chiarezza i motivi punto per punto:

A) Volumetria: Lei quando sostiene che i metri cubi sono 36.000 invece di 31.000 commette il classico errore di chi confonde le mele con le pere. Nonostante Lei stesso specifica che 4000 mc sono nella cascina Tiraboschi, fai poi la somma, ma nel territorio vergine della Cascina San Giuseppe si realizzano solo 31.000 mc, i 4000 della cascina Tiraboschi sono già esistenti e vengono solo ristrutturati a residenziale e commerciale di vicinato, quindi il Suo piano realizza 11.000 mc in più nell’area vergine della cascina San Giuseppe.
Classe Energetica: Come ben sa quattro anni fa i costi della classe A erano ancora elevati, il mercato oggi ha imposto la realizzazione di edifici in classe A altrimenti non si vendono.
Edilizia Convenzionata: inferiore in quanto sono meno i metri cubi.

B) Il Municipio deve restare dov’è, semmai occorre ampliarlo: la cascina Tiraboschi non l’ho voluta perché non ritengo fattibile lo spostamento degli uffici comunali, anzi per non lasciarla diroccata in eterno imposi all’operatore la sua ristrutturazione per le funzioni sopra menzionate.

C) Rispetto norme e documento inquadramento: è quanto previsto dalle norme urbanistiche. Aggiungo inoltre che la monetizzazione degli standard urbanistici si può fare solo nel caso (ad esempio una ristrutturazione in centro storico) non sia possibile reperirli. In un area vergine è una pratica da barbari

Che cosa invece hai fatto Lei: ha aumentato la volumetria nell’area vergine della Cascina San Giuseppe di 11.000 mc fino a 42.000 mc, ma vediamo nel rispetto del documento di inquadramento se poteva farlo, facciamo quattro conti a spanne.
  • Ha monetizzato 1.000 metri quadrati di standard, come già detto in un area verde non è certo una buona pratica, ma il documento prende in considerazione questa evenienza, la logica è completamente diversa, in ogni caso esiste una regola cogente e precisa: se le aree verdi valgono un metro cubo per un metro quadro, le aree standard valgono 0’5 metri cubi per ogni metro quadro.
  • La superficie totale tra villa Colombo e cascina San Giuseppe sono circa 27.000 metri quadri, occorrerebbe togliere lo standard qualitativo della villa le urbanizzazioni ecc., ma per non sbagliare in meno lascio tutto al fine di raggiungere la maggiore volumetria possibile.
  • In modo empirico calcoliamo tutti i 27.000 metri quadri, togliamo i 1000 metri quadri di standard da calcolare a 0,5, calcoliamo i restanti 26.000 metri in rispetto del documento di inquadramento, il totale diventa 26.500 mc, applichiamo il massimo previsto dai bonus 35% ed arriviamo a spanne e non certo per difetto a ben 35.800, comprensivo del volume esistente della cascina Tiraboschi, come vede siamo ancora lontani dai 42.000.
Per 11.000 mc in più e per giunta ad alto rischio perché illegittimi, mi pare veramente poca cosa aggiungere violette ed alberelli per far si che : la tenera Linda vada dalla Villa Colombo alla Roveda, come pollicino senza smarrirsi perché segue i vari fiorellini.

A questo punto la Sua domanda diventa grottesca; “Lei dichiara illegittimo il piano: su quale conoscenza e presunzione giuridica?”
L’ho già detto e lei ha fatto molte chiacchiere senza rispondere, ma anzi lo domanda a me.
Il documento di inquadramento non è rispettato da questo PII nelle norme previste a pagina 11 fino alla pagina 14. A questo punto anche se grossolanamente l’ho spiegato con i numeri.

Penso quindi più opportuno riformulare a Lei la stessa domanda.
Lei dichiara legittimo il piano: su quale conoscenza e presunzione giuridica, considerato che, il documento di inquadramento pone delle norme cogenti che non le consentono di realizzare nell’ area vergine della cascina San Giuseppe più di 31.000 metri cubi?

Risponda a Questa domanda caro Sindaco e questa volta è meglio che si faccia assistere da qualcuno che l’urbanistica la mastichi meglio.



Con ossequio
Tiberio Paolone per Sinistra di Sedriano

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