Premessa
Da qualche giorno il nostro Comune è finito su tutti i giornali, come esempio di democrazia negata, da uno strano Sindaco che annuncia di non volere celebrare i matrimoni civili, essendo lui un credente cattolico "coerente"! Addirittura un Consigliere Provinciale del PD ha chiesto al Prefetto di revocare la carica di Sindaco a Celeste e di indire nuove elezioni. Sono già 4 mesi che in effetti il nostro Sindaco, con toni vagamente megalomani, cerca di far parlare di se ad ogni costo ma stavolta ha esagerato nel confondere la propria fede religiosa con la società in cui vive mettendo sicuramente in imbarazzo la Parrocchia e la stessa Curia Milanese. Persino quei cittadini che, probabilmente per scarsa conoscenza delle vicende passate sedrianesi, lo hanno eletto, sanno che in Italia e in Europa .
i Sindaci sono pubblici ufficiali, che rappresentano lo Stato fondato sulla Costituzione, che sancisce che il nostro è uno Stato laico e democratico, poiché garantisce i diritti fondamentali dei cittadini e tra questi c'è ancora quello di potersi sposare solo in Municipio.
Ma non è la prima volta...
Già in occasione del responso elettorale, che lo ha visto a giugno prevalere sul candidato del centrosinistra, volle farci sapere che "ringraziava Dio in persona (?!?) "per questo risultato e così è apparsa la statuina della Madonna di Medjugorie sulla sua scrivania, sotto lo sguardo perplesso del Presidente Napolitano (in fotografia).
Poi periodicamente si è abbandonato ad esternazioni ed atti fondamentalisti, che mai si erano visti compiere da un Sindaco a Sedriano, nemmeno all'epoca dei monocolori Democristiani. E così abbiamo dovuto assistere:
- alla condanna dei matrimoni misti, cioè tra persone di religione diversa, perché questa sarebbe la principale causa delle separazioni;
- alla soppressione del Mercato Comunale a Ferragosto, perché nel giorno di Santa Maria Assunta bisogna solo pregare;
- allo sfratto del Gruppo giovanile del Gas dalla sede municipale . Tra le motivazioni annunciate c'è quella che "non sono politicamente in sintonia con la nuova Giunta, che preferisce dare spazio ai giovani cattolici dell' Oratorio.."
e infine vuol chiudere San Bernardino, tempio civico amato da tutti i sedrianesi e dai loro antenati!
La stampa più' informata ci fa sapere che il Sindaco avrebbe deciso di revocare la Convenzione tra Curia e Comune di Sedriano che consentiva di tenere nella Chiesetta San Bernardino oltre a funzioni religiose anche iniziative culturali civiche. "Si ritorna all'antico, niente più iniziative civiche, solo funzioni religiose" - sostiene il Sindaco - che evidentemente ha dei vuoti di memoria rispetto al passato suo e di quello del più' amato e importante bene architettonico sedrianese. Lo invitiamo a dare un sguardo al sito del suo Comune, laddove si afferma che: - "San Bernardino fu eretta nel 1450 e ricostruita nel 1500 non per volontà parrocchiale, bensì di tutta la collettività sedrianese e mantenne nei secoli un forte legame con essa, tanto da conservare quasi i connotati di tempo civico...
" I nostri antenati si radunarono in quella piccola Chiesa a cercare conforto e a discutere soprattutto nei momenti più drammatici, dalle pestilenze alle guerre, fino ai tempi moderni, ad esempio nel giugno 1945, quando il corpo straziato del partigiano antifascista Poldino Fagnani tornò al Suo paese e tutto il suo popolo andò a dargli l'ultimo commosso saluto proprio in San Bernardino. Poldino era dato per disperso da almeno un anno, si pensava fosse finito nei campi di sterminio nazisti.
Nel secondo dopoguerra la Chiesetta stava andando in rovina e fu il Comune a intervenire con un primo intervento di ristrutturazione negli anni 60 - poi il tempio civico tornò a rinchiudersi, e si riempì di ragnatele tormentato dall'umidità. E il Comune ritornò in campo nel 1975 riaprendolo alla comunità e avviando una discussione sul "tempio civico" mentre ci fu un altro intervento di ristrutturazione e di salvaguardia dei preziosi affreschi di Aurelio Luini, Lomazzo e Tibaldi
- furono investiti centinaia di milioni, senza alcun contributo di altri e alla fine degli anni' 80, dopo vari incontri con la Segreteria del Cardinal Martini in Milano si arrivò ad una soluzione illuminata e di buon senso: tramite una Convenzione, rinnovabile ogni 5 anni, il Comune consegnava la Chiesetta alla Parrocchia per la consacrazione e l'utilizzo per funzioni religiose, con le spese di manutenzione a
carico del Comune, e nel contempo si concordava annualmente un calendario di iniziative civiche (dibattiti, conferenze di storia dell'arte, concerti di musica classica), come del resto avviene tranquillamente a Milano e in altre città italiane. Era anche un modo per far rivivere la Chiesetta ed evitare il ritorno alle ragnatele
di un tempo. E certamente fu condiviso anche dall'attuale sindaco , allora
amministratore comunale socialista.
In questi anni si è continuato pacificamente su questa strada, tra stupendi matrimoni religiosi e affollate manifestazioni culturali della Biblioteca Civica . L'iniziativa del nuovo Sindaco quindi va contro la storia della nostra comunità. e la ventilata volonta' di riaprire al traffico Piazza Cavour darebbe un colpo mortale all'ambiente attorno alla Chiesetta. Non è un ritorno al passato ma solo un brutto
Segnale di chiusura mentale integralista e fondamentalista, mai visti a Sedriano .
Morale:
Ci sembr ano pruriti elettoralistici di basso profilo, degni dei farisei che Gesu' incontra nei Vangeli e di cui disse :"Compiono ogni cosa per essere ammirati dalla gente. Amano i posti l'onore nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe.Si fanno salutare volentiere nelle piazze e amano farsi chiamare dalla gente "Maestro! Maestro! Fanno mostra di pagare la decima per le piccole cose ma trasgrediscono le
prescrizioni piu' importanti della Legge: ossia la Misericordia la Giustizia e la Fede!" Ci auguriamo che davvero il Prefetto richiami il Sindaco ai suoi doveri di pubblico ufficiale e che lo stesso facciano con iniziative adeguate (la richiesta di dimissioni ci sembra il minimo..) , i consiglieri comunali di minoranza. Sedriano è una comunità pacifica con usi e costumi democratici e che pretende dal suo Sindaco che si occupi dei problemi reali e di tutti i giorni della gente (la casa
il lavoro la salute la condizione dei vecchi e dei giovani la qualità della vita nei quartieri ) e senza discriminare i cittadini per le loro opinioni religiose.
comunicato stampa a cura della Opposizione di strada del Circolo PRC
"Rachel Corrie" di Sedriano
Da qualche giorno il nostro Comune è finito su tutti i giornali, come esempio di democrazia negata, da uno strano Sindaco che annuncia di non volere celebrare i matrimoni civili, essendo lui un credente cattolico "coerente"! Addirittura un Consigliere Provinciale del PD ha chiesto al Prefetto di revocare la carica di Sindaco a Celeste e di indire nuove elezioni. Sono già 4 mesi che in effetti il nostro Sindaco, con toni vagamente megalomani, cerca di far parlare di se ad ogni costo ma stavolta ha esagerato nel confondere la propria fede religiosa con la società in cui vive mettendo sicuramente in imbarazzo la Parrocchia e la stessa Curia Milanese. Persino quei cittadini che, probabilmente per scarsa conoscenza delle vicende passate sedrianesi, lo hanno eletto, sanno che in Italia e in Europa .
i Sindaci sono pubblici ufficiali, che rappresentano lo Stato fondato sulla Costituzione, che sancisce che il nostro è uno Stato laico e democratico, poiché garantisce i diritti fondamentali dei cittadini e tra questi c'è ancora quello di potersi sposare solo in Municipio.
Ma non è la prima volta...
Già in occasione del responso elettorale, che lo ha visto a giugno prevalere sul candidato del centrosinistra, volle farci sapere che "ringraziava Dio in persona (?!?) "per questo risultato e così è apparsa la statuina della Madonna di Medjugorie sulla sua scrivania, sotto lo sguardo perplesso del Presidente Napolitano (in fotografia).
Poi periodicamente si è abbandonato ad esternazioni ed atti fondamentalisti, che mai si erano visti compiere da un Sindaco a Sedriano, nemmeno all'epoca dei monocolori Democristiani. E così abbiamo dovuto assistere:
- alla condanna dei matrimoni misti, cioè tra persone di religione diversa, perché questa sarebbe la principale causa delle separazioni;
- alla soppressione del Mercato Comunale a Ferragosto, perché nel giorno di Santa Maria Assunta bisogna solo pregare;
- allo sfratto del Gruppo giovanile del Gas dalla sede municipale . Tra le motivazioni annunciate c'è quella che "non sono politicamente in sintonia con la nuova Giunta, che preferisce dare spazio ai giovani cattolici dell' Oratorio.."
e infine vuol chiudere San Bernardino, tempio civico amato da tutti i sedrianesi e dai loro antenati!
La stampa più' informata ci fa sapere che il Sindaco avrebbe deciso di revocare la Convenzione tra Curia e Comune di Sedriano che consentiva di tenere nella Chiesetta San Bernardino oltre a funzioni religiose anche iniziative culturali civiche. "Si ritorna all'antico, niente più iniziative civiche, solo funzioni religiose" - sostiene il Sindaco - che evidentemente ha dei vuoti di memoria rispetto al passato suo e di quello del più' amato e importante bene architettonico sedrianese. Lo invitiamo a dare un sguardo al sito del suo Comune, laddove si afferma che: - "San Bernardino fu eretta nel 1450 e ricostruita nel 1500 non per volontà parrocchiale, bensì di tutta la collettività sedrianese e mantenne nei secoli un forte legame con essa, tanto da conservare quasi i connotati di tempo civico...
" I nostri antenati si radunarono in quella piccola Chiesa a cercare conforto e a discutere soprattutto nei momenti più drammatici, dalle pestilenze alle guerre, fino ai tempi moderni, ad esempio nel giugno 1945, quando il corpo straziato del partigiano antifascista Poldino Fagnani tornò al Suo paese e tutto il suo popolo andò a dargli l'ultimo commosso saluto proprio in San Bernardino. Poldino era dato per disperso da almeno un anno, si pensava fosse finito nei campi di sterminio nazisti.
Nel secondo dopoguerra la Chiesetta stava andando in rovina e fu il Comune a intervenire con un primo intervento di ristrutturazione negli anni 60 - poi il tempio civico tornò a rinchiudersi, e si riempì di ragnatele tormentato dall'umidità. E il Comune ritornò in campo nel 1975 riaprendolo alla comunità e avviando una discussione sul "tempio civico" mentre ci fu un altro intervento di ristrutturazione e di salvaguardia dei preziosi affreschi di Aurelio Luini, Lomazzo e Tibaldi
- furono investiti centinaia di milioni, senza alcun contributo di altri e alla fine degli anni' 80, dopo vari incontri con la Segreteria del Cardinal Martini in Milano si arrivò ad una soluzione illuminata e di buon senso: tramite una Convenzione, rinnovabile ogni 5 anni, il Comune consegnava la Chiesetta alla Parrocchia per la consacrazione e l'utilizzo per funzioni religiose, con le spese di manutenzione a
carico del Comune, e nel contempo si concordava annualmente un calendario di iniziative civiche (dibattiti, conferenze di storia dell'arte, concerti di musica classica), come del resto avviene tranquillamente a Milano e in altre città italiane. Era anche un modo per far rivivere la Chiesetta ed evitare il ritorno alle ragnatele
di un tempo. E certamente fu condiviso anche dall'attuale sindaco , allora
amministratore comunale socialista.
In questi anni si è continuato pacificamente su questa strada, tra stupendi matrimoni religiosi e affollate manifestazioni culturali della Biblioteca Civica . L'iniziativa del nuovo Sindaco quindi va contro la storia della nostra comunità. e la ventilata volonta' di riaprire al traffico Piazza Cavour darebbe un colpo mortale all'ambiente attorno alla Chiesetta. Non è un ritorno al passato ma solo un brutto
Segnale di chiusura mentale integralista e fondamentalista, mai visti a Sedriano .
Morale:
Ci sembr ano pruriti elettoralistici di basso profilo, degni dei farisei che Gesu' incontra nei Vangeli e di cui disse :"Compiono ogni cosa per essere ammirati dalla gente. Amano i posti l'onore nei conviti e i primi seggi nelle sinagoghe.Si fanno salutare volentiere nelle piazze e amano farsi chiamare dalla gente "Maestro! Maestro! Fanno mostra di pagare la decima per le piccole cose ma trasgrediscono le
prescrizioni piu' importanti della Legge: ossia la Misericordia la Giustizia e la Fede!" Ci auguriamo che davvero il Prefetto richiami il Sindaco ai suoi doveri di pubblico ufficiale e che lo stesso facciano con iniziative adeguate (la richiesta di dimissioni ci sembra il minimo..) , i consiglieri comunali di minoranza. Sedriano è una comunità pacifica con usi e costumi democratici e che pretende dal suo Sindaco che si occupi dei problemi reali e di tutti i giorni della gente (la casa
il lavoro la salute la condizione dei vecchi e dei giovani la qualità della vita nei quartieri ) e senza discriminare i cittadini per le loro opinioni religiose.
comunicato stampa a cura della Opposizione di strada del Circolo PRC
"Rachel Corrie" di Sedriano