Ci sono scelte che appaiono motivate, giustificate e indifferibili. Fra queste ci sono quelle legate alla manutenzione dei beni pubblici, alla loro conservazione, alla sicurezza. Sbalordisce che in nome di quest'ultima, alcuni amministratori e in prima persona il Sig. Cipriani, da improvvisati e poco credibili profeti, si siano prodigati, senza risparmio a diffondere questa dottrina. Con incessanti quanto improduttivi sermoni e con assillante ripetitività hanno provato a persuadere il genere umano della necessità di intervenire sulla viabilità e barriere architettoniche del centro storico e, non solo. Una missione vissuta come un apostolato. Peccato che questo fine sia metodicamente sconfessato da una pratica quotidiana esattamente contraria. Basta constatare lo stato di conservazione delle strade urbane, tutte indistintamente contrassegnate da infiniti rattoppi, quando è stato ritenuto opportuno; in molte altre si è lasciato la sede stradale in uno stato di deplorevole degrado.
Le conseguenze sulla sicurezza derivanti da un fondo stradale compromesso o addirittura dissestato, sono note e altrettanto incontestabili.
Una strada che merita una particolare menzione, perché emblematica dell'attenzione e dell'approccio falso e strumentale al tema della sicurezza, tanto cara agli attuali amministratori è la via M. Curie.
Connette la via Scaravella con la via Serinda con orientamento nord-sud nella zona industriale posta a nord del Comune di Sedriano e serve diverse realtà aziendali, in primis la BRT Spa, la società di spedizioni e logistica nota a tutti semplicemente con il nome di Bartolini. La sede stradale è pressoché letteralmente distrutta con presenza di vere e proprie voragini, numerose e profonde che costringono bilici ed autoarticolati a zigzagare pericolosamente tra questi innaturali crateri. E' una situazione che dura da anni e che gli attuali amministratori nulla hanno fatto per porvi rimedio. Ne temporaneo ne tanto meno definitivo. La scusante è sempre quella: mancanza di soldi. Soldi che invece ci sono per progetti discutibili quali i totem (elimina?) code con annessa sala coffee break, l'inutile illuminazione del viale degli orti e via dicendo, a capocchia. Ebbene i dané ci sono o non ci sono?
Rispondiamo noi. A discrezione e destinati tutti, invariabilmente, a scopi controversi e ad opere futili, ma che siano visibili e diano un lustro effimero e posticcio a questa amministrazione del nulla. Dunque la sicurezza può attendere a lungo e pazienza se il consistente traffico pesante e automobilistico sia costretto a praticare abitualmente lo slalom per evitare danni ai propri mezzi. Praticate pure con stoica sopportazione la mansuetudine e la tolleranza in attesa che Cipriani & Co. tolgano il disturbo.
Suggeriamo a tutti un tour turistico per constatare l'incredibile ed increscioso stato dell'arte perché la realtà supera di gran lunga l'immaginazione ed abusare della credulità popolare per molti è abituale consuetudine.
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