E' stata pubblicata la delibera n. 17 del 17/1 (fausta o funesta coincidenza?) riguardante la realizzazione della pista ciclo-pedonale interamente finanziata, con mezzo milione di euro, dalla Regione Lombardia. Questa monumentale delibera composta da 633 pagine scoraggerebbe chiunque, anche il più tenace stacanovista. Però in attesa di video esplicativi che verranno, supponiamo a breve, erogati dall'Amministrazione per illustrare scelte e criteri progettuali, cercheremo di riassumere il tutto in alcune brevi considerazioni. Cosa comunque non facile.
Primo tratto: dalla ex Statale 11 - pista ciclabile già esistente di via Villoresi.
In questo tratto, lungo oltre 300 metri e largo nella parte iniziale alcune decine di metri, si riusciranno a porre a dimora, su diverse migliaia di mq di terreno 2, dicasi due querce confinate, incredibilmente, nei due angoli più reconditi e con spazio limitato. Al contrario verrà creata una "foresta" costituita da cespugli ed arbusti di difficile, costosa e costante gestione manutentiva. L'esito, visto la cura del verde di questa e delle precedenti amministrazioni sarà inevitabilmente scontato. L'esatta replica del fontanile di Casa di Via L. da Vinci. Inguardabile. Non solo, nonostante non manchi lo spazio per realizzarla centralmente si preferisce affiancarla, chissà per quale ragione, al canale Villoresi. Questo comporta, per ragioni di sicurezza (discutibili), la creazione di un parapetto metallico in ferro verniciato lungo tutto questo tracciato. Centinaia di metri di una inutile e antiestetica barriera visiva. Costo e manutenzione, ex post, non considerati.