lunedì 8 febbraio 2021

Villa Allavena: quelli del "non ci fermiamo mai" e delle cause perse

La villa Allavena è stata protagonista, suo malgrado, di incredibili evoluzioni amministrative. Crediamo che il termine più idoneo per definirle sia l'aggettivo acrobatiche.

Inizialmente si pensa di recuperarla; per farne che? Al riguardo le idee non sono propriamente chiare. Tuttavia l'immobile versa in condizioni assai compromesse, tali da richiedere l'assunzione di decisioni definitive. Non è prossima al crollo, ma quasi. Di certo dopo lustri di incuria e abbandono la situazione non poteva certo migliorare.

Dunque l'idea ambiziosa è quella di ristrutturarla completamente, il costo stimato? Si vocifera la cifra di 1 milione di euro. Questo non scoraggia l'Amministrazione Cipriani che ambiziosamente pensa ad uno sponsor che possa finanziare l'intero progetto. Si pubblicizza l'idea attraverso un video amatoriale e crediamo si attivino le conoscenze personali dei big pentastellati presso la Fondazione Cariplo (ipotetico filantropo).

Per rendere più agevole, "autorevole" e al tempo stesso facilitare l'iter della richiesta di quattrini si pensa di chiedere alla Soprintentenza ai beni culturali di includere la villa tra i beni da tutelare. Le capacità persuasive poste al servizio della causa non sortiscono l'effetto sperato e quindi assistiamo ad una giravolta stucchevole; costi quel che costi l'ordine contrario e perentorio è: sbarazzarsene.

Si predispone il bando di vendita ad un prezzo di favore:120.000 euro. Sulla perizia e sul tecnico incaricato vorremmo dire qualcosa, ma non è questa la sede.

L'Ufficio comunale che redige il bando ignora però che nel frattempo la Soprintendenza ha effettivamente posto il vincolo e questo, ne impedisce la vendita.

L'ufficio che predispone il bando (Ambiente e territorio) e quello che ha richiesto il vincolo (Lavori pubblici) sono praticamente contigui, ma evidentemente si ignorano.

Ora però per questa donchisciottesca vicenda pare profilarsi una soluzione inaspettata, la Regione Lombardia attraverso il bando "RIGENERAZIONE URBANA" rende disponibile a FONDO PERSO la rispettabile somma di 500.000 euro.

Non dubitiamo che quelli del "non ci fermiamo mai" e delle cause perse colgano questa opportunità irripetibile e, con la consueta efficienza, fin qui dimostrata, si attivino mostrando quella proverbiale solerzia per cui vanno fieri.

D'altra parte l'idea di recuperare villa Allavena è stata compromessa e pertanto accantonata solo perché mancavano i "danè"; ora invece ci sono! Non tutti. 
Non sottilizziamo, da esperti matematici, qual siete, troverete, di certo, la quadratura del cerchio.


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