lunedì 30 aprile 2012

Cosa succede al Bennet di Sedriano ?


Questa volta ci rivolgiamo direttamente all'opinione pubblica e ai sindacati, nello specifico la FILCAMS-CGIL.

Cosa sta succedendo al Bennet di Sedriano ?
All'inizio furono segnalati casi di risoluzione di rapporto durante il periodo di prova facendo firmare al dipedente una famigerato articolo 48 spiegando a parole che era un licenziamento dovuto alle mancate vendite del centro. In realtà l'articolo in questione, nel CCNL del commercio è relativo, guarda caso, al periodo di prova.
Quindi oltre il danno anche la beffa. Si perchè il dipendente a questo punto avendo firmato la lettera (in buona fede) risulta che Lui ha risolto il rapporto di lavoro e non l'azienda come effettivamente è avvenuto.

Adesso invece accade che, quando non vengono confermati i contratti a tempo determinato, al dipendente viene chiesto di firmare una lettera di non conferma per accettazione, senza dargli la possibilità di leggerla, rimandando la lettura della stessa a casa.
Oltre il comportamento indelicato nei confronti di tutti quei dipendenti che si sono adoperati senza sosta per mesi, senza nessuno ringraziamento da parte dell'azienda, è anche un atteggiamento poco trasparente.


Quindi, alla consegna della lettera di fine rapporto di lavoro, consigliamo al personale di non  firmare nulla.
Alla FILCAMS-CGIl chiediamo invece se tale comportamento è corretto, se l'azienda non debba inviare tale comunicazione a casa con raccomandata A/R.

Al sindaco questa volta non abbiamo chiesto nulla, poiché alla luce del suo comportamento sino ad ora i casi sono due:
  1. Manca completamente di autorevolezza nei confronti di Bennet.
  2. Lui stesso ha introitato questi atteggiamenti di politica del personale come ormai prassi consolidata nel mercato del lavoro.
Non dimentichiamoci che, il nostro sindaco è un esponente di spicco del PDL, partito che vorrebbe rendere ancor più negativa, per i lavoratori, la riforma del mercato del lavoro.
In entrambe le circostanze possiamo amaramente constatare che, non otterremo mai nulla da Lui contro i poteri forti.
Il capogruppo PDL di Sedriano ha scritto sulla stampa che, il Bennet non è un ente benefattore, quindi sta sul mercato per fare profitto con tutti gli strumenti necessari per questo scopo.
Quindi l’uno o l’altro, oppure molto probabilmente entrambi, non possiamo fare altro quindi che ribadire quello che, abbiamo pubblicato sui nostri manifesti in questi giorni:

Difendiamo i diritti dei lavoratori. Difendiamo l'articolo 18.

Sinistra di Sedriano

venerdì 27 aprile 2012

Campo sportivo: I sogni si realizzano, ma a rate!

Dopo la pubblicazione sul volto semivero di Sedriano del completamento del campo sportivo, finalmente si passa dalla propaganda al fatto concreto: il taglio del nastro, ma per inaugurare cosa?

Speravamo che dopo il sopralluogo effettuato il 14 Aprile dal vice sindaco (casualmente qualche giorno dopo il nostro post sull'argomento) venissero completati i “lavori in corso”.
Così non è ! Infatti, lo stato dei lavori, è rimasto esattamente come lo avevamo descritto e i “nuovi spogliatoi” “sempre voluti”, “che hanno sostituito i precedenti“ “sensibilmente deteriorati” con “infiltrazioni, impiantistica elettrica da verificare, piastrelle mancanti o rotte, pitture in generale distacco” ecc.. si trovano ancora desolatamente chiusi e inutilizzabili.
Suggeriamo agli atleti (vecchie glorie, Onlus e Forze dell'Ordine) che sabato 28 aprile, sosterranno le partite amichevoli, di attrezzarsi all'uopo, perché i vecchi e fatiscenti spogliatoi esistenti, saranno parecchio sovraffollati !
Oppure, la lungimiranza dei nostri tecnici sta pensando di fare installare apposite strutture da campo alla Protezione Civile ?

Non era meglio aspettare ed inaugurare tutto il centro sportivo completo?

Leggendo meglio la locandina, gli stupidi siamo noi, in effetti si parla di inaugurare solo il campo.
Se si fa cosi anche per l’area feste, tra pista da ballo, tensostruttura, pista skate, campo bocce … quante inaugurazioni si possono fare?
Finiremo in inverno se va tutto bene.


Sinistra di Sedriano

martedì 24 aprile 2012

Il 25 aprile e 1° Maggio celebriamo la festa e non facciamo la spesa

In data 12 dicembre 2011, il sindaco di Sedriano aveva emesso un’ordinanza (n.1986-11) nella quale veniva ordinato un numero minimo di chiusure per le giornate festive : 1° Gennaio; Pasqua; 25 Aprile; 1° Maggio; 15 Agosto; 25 Dicembre pomeriggio; 26 Dicembre.

L’articolo 31 del decreto “Salva Italia” del 22 dicembre 2011 ha dato la possibilità agli esercizi commerciali di aprire tutti i giorni della settimana e senza limiti di orario, di conseguenza ha reso inapplicabile quanto ordinato da Celeste. Questo ha comportato che da gennaio il Bennet di Sedriano è aperto tutte le domeniche e festivi.

Già in data 11 Aprile abbiamo scritto al nostro sindaco, sulla scia delle indicazioni della regione Lombardia dove viene esplicitamente evidenziato che “sia fatto salvo il potere del Sindaco di emanare ordinanze di limitazione per motivi imperativi di interesse generale”, di chiedere al Bennet di chiudere il 25 aprile e 1° maggio e nel caso di una risposta negativa, di intervenire con un’ordinanza. 

Celeste a differenza di Pisapia, ha scelto la strada più semplice e indolore: ha detto che non può fare nulla !

Nel mentre Filcams-CGIL , Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL proclamano lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori  del commercio in tutte quelle aziende del territorio milanese che abbiano stabilito l’apertura del 25 Aprile.

Noi, perfettamente d’accordo con i sindacati confederali, ci uniamo alla loro protesta e ALLA CLIENTELA CHIEDIAMO : di astenersi dagli acquisti nelle festività del 25 Aprile e 1° Maggio e di partecipare alle varie iniziative di commemorazione presenti su tutto il territorio per riaffermare insieme i valori di Democrazia, Libertà, Giustizia e Uguaglianza che sono il tema centrale di queste due giornate di festa.


Informiamo inoltre che il 28 aprile scadranno molti contratti a termine. In questo caso Bennet consentirà a molti, almeno di festeggiare il primo maggio, libertà assoluta, poiché il contratto non verrà rinnovato ed ovviamente anche in questo caso il Celeste non farà nulla: "per Lui questi non sono licenziamenti".



Sinistra di Sedriano

lunedì 23 aprile 2012

25 Aprile e 1 Maggio Bennet tiene aperto il Centro Commerciale di Sedriano. Un insulto alla Memoria nazionale, alla Dignità del lavoro e ai Diritti dei lavoratori.

Pubblichiamo, dandone il giusto risalto, anche se pervenuto  un po’ in ritardo, il comunicato stampa dell’ANPI sezione Sedriano/Vittuone,  sull’apertura del Bennet di Sedriano nei giorni 25 aprile e 1° Maggio.


Il 25 Aprile, Festa Nazionale della Liberazione,  segna la fine della dittatura fascista, dell’occupazione tedesca e l’instaurazione della “Repubblica Democratica fondata sul Lavoro” sancendone i principi nella Costituzione.
Si ripristinano così libertà e diritti che il Fascismo aveva abrogato compreso il 1 Maggio Festa Internazionale del Lavoro.
Il valore civico delle due giornate, dovrebbe essere sottolineato dal clima di Festa e di Memoria  con l’invito alla condivisione e alla partecipazione. Questi gesti, che il Presidente della Repubblica non smette di ricordarci, vengono oggi vanificati da scelte di natura commerciale, senza rispetto della Memoria ma ancor più della Dignità e i Diritti del mondo del lavoro che è il fondamento della nostra Repubblica.
Facciamo notare che il 1 Maggio non viene celebrato solo nei paesi con regimi autoritari.
Per abrogarlo in Italia ci volle la dittatura fascista, oggi constatiamo, amaramente, che basta la volontà dei dirigenti di un gruppo commerciale.
Non possiamo che sentirci offesi, indignati e condannare duramente questi comportamenti, lesivi anche dei principi Costituzionali su cui si fonda la libera impresa.
A nostro parere è intollerabile la mercificazione della Memoria e dei Diritti.
Un biasimo va anche a quegli  amministratori, che pur non essendo d’accordo e si dicono con le mani legate da provvedimenti governativi, non assumono una posizione di netta condanna che avrebbe un grande valore civico agli occhi della cittadinanza.

Direttivo Anpi Sezione “Carlo Chiappa”
Vittuone/Sedriano

sabato 14 aprile 2012

Articolo 18 : il reintegro fantasma

Ha ragione Monti quando afferma “riforma di portata storica”, si perché a simile porcata non ci era arrivato nemmeno Berlusconi. 
L’articolo 18 aveva una funzione deterrente. Il reintegro veniva utilizzato (dati alla mano anno 2011) da 400 dipendenti su 12.800. Quindi la sua forza era di scoraggiare i licenziamenti senza giusta causa.
La porcata “Fornero/Monti “ di fatto svuota l’articolo 18 del suo contenuto, dalla sua funzione deterrente, in poche parole viene cancellato, abolito, abrogato con un colpo di mano e con la complicità del PD e della CGIL.

Il “reintegro” inserito mercoledì 4 aprile dalla Fornero , altro non è che uno “specchietto per le allodole” poiché quasi mai applicabile.  Conferma la dà lo stesso Monti che il 5 aprile si lascia sfuggire la verità (per tranquillizzare gli imprenditori) : “Reintegro in casi estremi e improbabili”. Quindi caro Bersani ti hanno preso per il culo ! Forse. Almeno che non c’era qualcosa di concordato con il governo per non farti perdere la faccia in vista delle elezioni amministrative.

Torniamo sull’articolo 18. 
I licenziamenti, grazie alla tecnica dello “spacchettamento” diventano praticamente liberi. L’unica accortezza che le aziende devono avere è quella di indicare, nella causale del licenziamento, i “motivi economici” e non lasciare troppe tracce e testimonianze di discriminazione (anche se mai nessun datore ha mai adotto “motivi discriminatori” peraltro sanzionati, prima che dallo statuto dei lavoratori, dalla Costituzione Italiana).
Quindi le uniche ragioni ammissibili sono quelle disciplinari o economiche. 

Disciplinari. Il reintegro scatta solo in tre ipotesi :
  1. Che il fatto non sussista
  2. Che il lavoratore non lo ha commesso
  3. Che il fatto è previsto dal contratto collettivo come “illecito che consenta una mera sanzione conservativa”,  ovvero è codificato chiaramente nel CCNL che debba essere sanzionabile ad esempio con una sospensione per x giorni, e quindi il licenziamento risulta evidentemente sproporzionato


E qui c’è la prima fregatura. Se il giudice non ravvisa una di queste tre ipotesi, e nel contempo non sia dimostrato il giustificato motivo disciplinare, viene imposto un indennizzo e non il reintegro. 

Carattere Economico.
Una volta comunicata la risoluzione del rapporto, impresa e dipendente devono presentarsi entro sette giorni presso la Direzione territoriale del lavoro per addivenire a una «conciliazione» in cui viene stabilita l'entità dell’indennizzo. Se entro 20 giorni l'accordo non si trova, l'azienda può procedere al licenziamento effettivo. Se invece c'è, parte «l'affidamento del lavoratore ad un'agenzia» per la ricollocazione sul mercato del lavoro.
Il lavoratore che non trova l'accordo può ancora ricorrere al giudice, ma questi non potrà entrare nel merito delle ragioni economiche addotte dall'azienda; e solo nel caso ne riscontri l'«insussistenza» procederà al «reintegro».
E qui c’è la seconda fregatura. L’onere della prova, resta ancora in carico al datore: ma se non riesce a giustificare l’esistenza del motivo economico, mentre prima ordinava il reintegro, ora il giudice condanna il datore al pagamento di una indennità da 12 a 24 mesi. Dunque non può ordinare il reintegro anche se la ragione economica non è giustificata.

Quindi voi vi chiederete : e il famoso reintegro tanto sventolato da Bersani, Bonanni, Angeletti e Camusso ?
Solo quando la ragione economica è “manifestamente insussistente”, ed è qui che di fatto l’onere della prova si sposta al lavoratore. Perché sarà Lui a dover assumere : psicologi, investigatori, ricercatori, ecc. per dimostrare “la manifesta insussistenza”. Ovvero un motivo talmente chiaro da essere lampante.
In pratica è necessario dimostrare la discriminazione, o che l’antipatia da parte del datore sia stata smascherata da una ragione economica. E’ praticamente impossibile.
E comunque il caso di “manifesta insussistenza” , e qua siamo al paradossale, ma perfettamente in linea con le dichiarazioni di Monti, secondo il testo, il giudice “può” (ripetiamo “può”) ordinare il reintegro, cioè esso non scatta automaticamente. In pratica, anche qualora sia dimostrata questa già vaga e alquanto improbabile fattispecie, il giudice potrebbe anche non disporre il reintegro.
Questo quanto scritto nel testo della Fornero.

Per chiudere, il vero obbiettivo del governo era quello di eliminare il giudice per le controverse sul lavoro.
E c’è perfettamente riuscito: il lavoratore dovrà decidere subito se accettare l'indennizzo che gli viene proposto oppure correre il rischio di una causa in cui, se non vince, può perdere anche il risarcimento.

C’è poco da festeggiare cari amici del PD, chi voterà questa porcata dovrà assumersi le proprie responsabilità davanti a tutti i lavoratori.

Sinistra di Sedriano

mercoledì 11 aprile 2012

25 aprile e 1 maggio: il Bennet di Sedriano non chiude !

Lettera aperta al Sindaco di Sedriano.
Egregio Professore Alfredo Celeste,
è opportuno ricordare che, noi di Sinistra di Sedriano, siamo stati gli unici nella minoranza, che hanno sostenuto alcune sue iniziative.
Un esempio concreto è stata la sua ordinanza per impedire l’apertura delle sale giochi nel nostro paese, pienamente condivisa e appoggiata.
Questa è la dimostrazione che, anche se ci sono idee e finalità diverse, su alcuni argomenti si può percorrere la stessa strada.
Abbiamo molto aprezzato la Sua ordinanza n. 1986-11 del 12 dicembre 2011, relativa  alle aperture degli esercizi commerciali per l’anno 2012,  perchè  Ella aveva ordinato la chiusura per le seguenti giornate:

  • a) 1^ Gennaio
  • b) Pasqua
  • c) 25 Aprile
  • d) 1^ maggio
  • e) 15 Agosto
  • f) 25 Dicembre pomeriggio
  • g) 26 Dicembre
Lei come noi non sapeva che, successivamente, a seguito dell’entrata in vigore dell’articolo 31, comma 1 del Decreto Legge del 6 dicembre 2011 n. 201 “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”, convertito dalla Legge del 23 dicembre 2011 n. 214, vengono liberalizzati gli orari di apertura e di chiusura e le aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali e quindi modificata, con effetti immediati, la disciplina regionale vigente in materia contenuta nella legge regionale n. 6 del 2010, articolo 103.  

Oggi il centro commerciale Bennet, ormai da tempo aperto tutte le domeniche, è per noi “più che sufficiente”, anche perché, essendo la quasi totalità dei lavoratori assunta a tempo determinato, tutti i periodi di riposo da recuperare (domeniche e festività) vengono monetizzate alla fine del loro contratto. Anche in caso di eventuale nuova assunzione, il risultato è che questi lavoratori non riposano mai e non possono neanche, se lo vogliono, partecipare alle feste come 25 aprile e 1 maggio. E’ bene ricordare cosa rappresenta il 25 aprile per la storia della Repubblica Italiana : la fine della occupazione nazifascista. 
E il 1 maggio, la Festa dei Lavoratori, una festività mondiale, che ogni anno intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. 
Non è quindi casuale che Ella abbia inserito nell’elenco delle giornate di chiusura questi due giorni, perchè come noi condivide la loro importanza.
Esprimiamo quindi tutto il nostro dissenso per le aperture straordinarie del Bennet di Sedriano del 25 aprile e 1 maggio e siamo consapevole che questo dissenso è anche il Suo.
Ci siamo chiesti come le Regioni ed in particolar modo la Lombardia, possano aver accettato, alla faccia del federalismo, passivamente questo decreto che, di fatto, annulla le norme regionali precedenti. Ed infatti: la  RegioneLombardia, in data 9 gennaio 2012, in riscontro alle numerose richieste di chiarimenti pervenute da parte degli enti locali sulle recenti normative statali concernenti la materia delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali,  ha  fornito  le  prime indicazioni operative:

In relazione alla normativa statale in esame si ritiene, tuttavia, che sia fatto salvo, a tutt’oggi, il potere del Sindaco di emanare ordinanze di limitazione per motivi imperativi di interesse generale, così come definiti dall’articolo 8, comma 1, lettera h) del Decreto Legislativo n. 59 del 26 marzo 2010 “Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno”. Per l’articolo di cui sopra costituiscono motivi imperativi d’interesse generale: ragioni di pubblico interesse, tra i quali l’ordine pubblico, la sicurezza pubblica, l’incolumità pubblica, la sanità pubblica, la sicurezza stradale, la tutela dei lavoratori compresa la protezione sociale dei lavoratori, il mantenimento dell’equilibrio finanziario del sistema di sicurezza sociale, la tutela dei consumatori, dei destinatari dei servizi e dei lavoratori , l’equità delle transazioni commerciali, la lotte alla frode, la tutela dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano, la salute degli animali, la proprietà intellettuale, la conservazione del patrimonio nazionale storico e artistico, gli obiettivi di politica sociale e di politica culturale. 

Ci rivolgiamo quindi a Lei, il nostro sindaco. Visto  le indicazioni di Regione Lombardia,  noi riteniamo che vi siano tutti i motivi di interesse (la tutela dei lavoratori, la protezione sociale dei lavoratorie e gli obiettivi di politica sociale e di politica culturale. ) per intervenire immediatamente limitando le aperture straordinarie. 

Noi di Sinistra di Sedriano pensiamo che il Bennet dovrebbe non aprire in quei giorni anche soltanto con una Sua semplice richiesta, non fosse altro per mantenere un buon rapporto “di vicinato”.
Ma, in caso contrario, le chiediamo un intervento tempestivo e immediato nei confronti di Bennet, con una nuova ordinaza sindacale. Se lo aspettano tutti i sedrianesi che ancora credono nel valore del 25 aprile e del 1 maggio e sarebbe una grande dimostrazione di serietà e coerenza da parte Sua. 

In attesa di una Sua cortese risposta, porgiamo cordiali saluti.  
Sinistra di Sedriano 


domenica 1 aprile 2012

"Il Volto vero (?) di Sedriano" – Ecocentro e campo sportivo

Foto 1

Bravo Celeste,
hai preso in giro noi ma, anche tutti i sedrianesi, è forse proprio questo il "Tuo volto vero" ?

Caro professore abbiamo purtroppo constatato che, la notizia diffusa dal "Volto vero"(!?) di Sedriano, riguardante l’apertura dell’ecocentro tutti i giorni della settimana tranne la domenica, è falsa.
L’ecocentro resta aperto solo tre giorni la settima più il sabato, esattamente come prima.
Non solo, possiamo a questo punto supporre che, non c’è stata alcuna risposta ai nostri quesiti, semplicemente perché le famose guardie ecologiche del "Gadit", non le ha viste nessuno. Praticamente il famoso controllo ambientale del territorio, tanto sbandierato non esiste.
Torneremo nei luoghi dove abbiamo girato "A spasso per Sedriano" per dimostrarlo.
Possiamo quindi, da subito dimostrare che "Il Volto vero", alla faccia del suo nome, pubblica notizie false.
Lei affermerà che, non si può sostenere questo per un semplice refuso. Invece si.
Abbiamo fatto lo sforzo di leggere qualche articolo con il titolo da bacio perugina che, dovrebbe evitare di raccontare alcune panzane:
“I sogni si realizzano” ? La realtà del campo sportivo.

Leggiamo con grande interesse sul nuovo numero del volto vero di Sedriano l'articolo a firma M.M. che illustra i lavori effettuati -ormai parecchi mesi fa- al campo di calcio della Sedrianese. Siamo naturalmente molto contenti che tutti gli atleti della società possano godere delle migliorie effettuate.
Foto 2
Peccato che le recinzioni laterali del nuovo campo (previste a mt. 2,20) in realtà sono state eseguite ad altezza di un metro. In verità, proprio sabato 24 marzo, dei volontari della società (a loro spese) insieme ad alcuni genitori, stavano erigendo l'alzata della rete nella misura preannunciata (foto 2).
Andrebbe anche segnalata la pericolosità del nuovo campetto sintetico dove si scaldano tutti gli atleti in attesa della gara sul nuovo campo da undici. E' infatti privo di recinzione di sicurezza ed è circondato da un terreno molto sconnesso con presenza di macerie.
Leggiamo dei “nuovi spogliatoi” “sempre voluti” “che hanno sostituito i precedenti che si presentavano sensibilmente deteriorati” “infiltrazioni, impiantistica elettrica da verificare, piastrelle mancanti o rotte, pitture in generale distacco” ecc..
In realtà i nuovi spogliatoi non sono ancora stati mai utilizzati in quanto inagibili, vuoti, disadorni, privi di attrezzature e soprattutto rigorosamente chiusi (Foto 1).
Purtroppo, in alcuni giorni della settimana, soprattutto durante gli allenamenti serali, continuano a verificarsi episodi di accavallamento, sovraffollamento e inevitabili promiscuità tra le incalzanti necessità delle squadre di fare cambiare i giocatori. Naturalmente, tutto questo, nei vecchi, fatiscenti e pericolosi spogliatoi esistenti.
Allora viene da chiedersi: 
signori amministratori, i danè per completare queste opere li avete avuti dall’ecomostro Bennet, li vogliamo tirare fuori per completare questi lavori, oppure quello che raccontate sul volto vero di vero ce ne poco o quasi niente ?


Sinistra di Sedriano
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