E' passato più di un lustro dalla recinzione del parco delle scuole (preferiamo, da nostalgici, chiamarlo ancora così) di via Fagnani, una palizzata di robusta maglia metallica di inusitata altezza che lo cinge sui tre lati.
Quali siano le ragioni di tale scelta, se esistono, sono note solo alla passata Amministrazione, di certo più che una protezione per i discoli pargoli, che elusa la sorveglianza dei genitori, si possono pericolosamente avventurare sulla via Fagnani e/o su Corso Europa, entrambe piuttosto trafficate, costituisce una sorta di muraglia cinese.
La miglioria, se vogliamo chiamarla così, ha comportato l'esborso di una cospicua somma; per l'area verde, la più grande e frequentata, nessuna attenzione, nessuna riqualificazione ne implementazione di alberi o siepi.
Nulla. Anzi, lampioni rotti, tavoli divelti, cestini danneggiati, fontanelle malfunzionanti, fontana "ornamentale", l'unica trasformata in un allevamento di zanzare, bagni pubblici chiusi, gazebo in rovina, ecc. ecc. Normale, sensato? Giudicate voi.
L'attuale Amministrazione ha posto mano all'illuminazione, il solo intervento significativo. Il resto? Immutato.
Così come rimangono sul posto, i resti in laterizio dell'ex area cani, non propriamente manufatti archeologici di fattura romana bensì volgari monconi in conglomerato cementizio.
Eppoi il capolavoro progettuale, l'interdizione dell'esistente ingresso pedonale da via Rogerio da Sedriano del tutto inutile a parer degli uffici, tant'è che i fruitori hanno creato un percorso alternativo in terra battuta.
Bellissimo e funzionale.
Rimediare no? troppo costoso o troppo dispendio di materia grigia?
Il gazebo può rimanere nelle stesse pietose condizioni, i bagni pubblici anche ecc. ecc.

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