domenica 24 gennaio 2021

SdS ha scelto Ivan Biondi

Di seguito riportiamo la nostra intervista pubblicata su Settegiorni venerdì 22/01/2021

Elezioni 2021 - Il candidato sindaco ha già le idee chiare: «Luongo vice e Fusi assessore».
«I punti cardine del programma? Trasparenza, consumo zero di territorio e ricostruzione del tessuto sociale. Perché votarci? Perché se vinciamo sapremo governare, altrimenti faremo un’opposizione dura e senza sconti».

Sinistra di Sedriano ha deciso: sarà Ivan Biondi il candidato sindaco alle elezioni amministrative 2021. Classe 1975, sposato e padre di una bambina, lavora nel settore informatico in una grossa società italiana ed è tra i fondatori, assieme a Lucio Riosa e al compianto Tiberio Paolone, del movimento politico nato nel 2009. «Ne abbiamo parlato tutti assieme e ci è sembrata la scelta più saggia, dal momento che Ivan rappresenta benissimo tutto ciò che SdS ha fatto in questi dodici anni di attività sul territorio», ha spiegato Riosa.

Biondi, come ha accolto l’«investitura» ufficiale? «Con piacere, sono orgoglioso di guidare una squadra coesa, che lavora insieme da anni e che ha maturato una forte esperienza in quella che ci piace definire “opposizione di strada”».

Come nel 2015 Sinistra di Sedriano correrà da sola... «Sì, siamo stati contattati dal Pd, ma non abbiamo trovato un punto d’incontro. Noi abbiamo inviato una proposta scritta che prevedeva la costituzione di una lista di centrosinistra in cui tutte le forze politiche presenti avessero pari dignità (ovviamente in base al peso elettorale). Il Pd, invece, vuole puntare su una civica allargata. Sembra quasi che si vergogni a connotarsi politicamente, ma questa è la nostra forza».

Quali saranno i capisaldi del vostro programma elettorale? «Anzitutto la trasparenza: la tanto decantata “casa di vetro” promessa dall’attuale Amministrazione è diventata una “scatola di sardine”. Poi la cementificazione zero del territorio: col nuovo Pgt andremo a recuperare e valorizzare l’esistente, a cominciare dall’ex cava Bottoni, senza ulteriore consumo di suolo. Altro punto molto importante, la ricostruzione di un tessuto sociale che ormai a Sedriano non esiste più, né in termini di servizi né di associazioni. Inoltre, non venderemo la farmacia e, se non lo farà l’attuale Amministrazione, neppure gli appartamenti di via Livatino, che possono essere utilizzati per scopi sociali».

Andrete a modificare anche la nuova viabilità istituita dall’Amministrazione Cipriani? «Certo, Sedriano diventerà un paese “spalettizzato”. Andremo a togliere quei paletti pericolosi, non funzionali e antiestetici che hanno rovinato il centro storico».

E l’area feste? «Anche lei sarà sistemata e resa utilizzabile, su questo non ci piove».

La squadra dei candidati consiglieri è già pronta? «Per la maggior parte sì ed è formata dal nostro nucleo storico. In queste settimane lavoreremo per chiuderla».

Ha già deciso vicesindaco e assessori in caso di vittoria? «Sì ma per il momento ne svelo solo due: Rossella Luongo (candidato sindaco nel 2015, ndr) sarà il vicesindaco, mentre Antonio Fusi sarà assessore ad Ambiente, Urbanistica e Lavori pubblici». 

Come giudicate la situazione del paese dopo due anni di commissariamento e cinque anni di Giunta Cipriani? «E’ un paese con nastri e transenne ovunque, non è un giudizio politico, ma un dato di fatto che può verificare chiunque: basta andare in piazza del Seminatore, al parco o all’area feste. Poi Villa Allavena che cade a pezzi... tutti problemi ai quali l’attuale sindaco non ha mai messo mano. Purtroppo, Sedriano è stato fatto diventare un paese morto».

Perché gli elettori dovrebbero scegliere Ivan Biondi e SdS? «Perché in questi anni nessuna forza politica locale ci ha messo il nostro impegno e la nostra tenacia. Abbiamo rappresentato tutti i cittadini di Sedriano scontenti dell’attuale Amministrazione, non solo quel 6,5% (non sufficiente a ottenere un posto in Consiglio comunale, ndr) che ci ha votato nel 2015. E poi perché saremo in grado sia di governare sia di fare opposizione. Se vinciamo cambieremo volto al paese, altrimenti daremo vita a un’opposizione forte e senza sconti, non come quella delle forze di minoranza che siedono oggi in Consiglio».

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