domenica 3 gennaio 2021

Il focolaio della Rodari

In questi giorni abbiamo seguito con grande attenzione la vicenda della scuola Rodari. 
Interveniamo soltanto oggi perché, essendo coinvolti dei bambini, la questione è delicata e, prima di esprimerci, era corretto disporre di maggiori elementi.
I punti che vogliamo evidenziare sono due.

Da quando si è manifestata questa pandemia, in tutti i luoghi di lavoro sono stati adottati dei severi protocolli di sicurezza per evitare il contagio e circoscriverne la diffusione.

L'ipotesi della preside manifestata in una intervista del TG3 ci lascia piuttosto perplessi. 
Attribuire alla variante virale e ai negozi aperti la causa di quanto successo ci pare riduttivo e semplicistico.
Se in pochi giorni si raggiungono numeri così elevati ci pare evidente che qualcosa nei protocolli non ha funzionato.
Suggeriamo alla preside, senza nessun tipo di polemica, di riesaminarli e di farli applicare con il massimo scrupolo.

C'è poi il secondo punto, ovvero il sig. Cipriani.
Noi pensiamo che non si è trattato di censura ma di superficialità.
Da marzo ha comunicato, con video, dalla sua pagina facebook non istituzionale, dati e informazioni, molti dei quali non di sua competenza. 
Sembrando per stile e atteggiamento più che un sindaco un vigile che dirige il traffico.
E' noto a tutti come a lui piace apparire, mettersi in mostra, stare al centro dell' attenzione con il rischio, non nuovo, di fare la figura di melma... come in questo caso.
In questi anni ci sono stati diversi seri motivi per i quali abbiamo chiesto le sue dimissioni.
Ora rinnoviamo per l'ennesima volta la richiesta: DIMISSIONI, SUBITO!

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