venerdì 15 marzo 2019

Il nulla non produce nulla

Dopo aver allontanato, seppur non definitivamente, la preoccupazione di assistere al taglio dei tre tassi di Via Volta per far posto alla nuova viabilità concepita dall'attuale Giunta, decisione assunta nel modo a tutti ormai nota, torniamo nostro malgrado sull'argomento "alberi monumentali".
Si perché è davvero curioso come la questione sia stata affrontata sia dall'assessore Manes quanto da parte degli Uffici.
Omettiamo i riferimenti legislativi (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Decreto 23 ottobre 2014) per ragioni di brevità e andiamo al nocciolo del problema.
La segnalazione degli esemplari arborei che si presume abbiano i crismi per essere definiti monumentali viene fatta dal Circolo Legambiente di Vittuone che individuata la specie  compila un'apposita scheda, completa di geolocalizzazione, il Corpo Forestale dello Stato (ora Carabinieri Forestali) provvede alla verifica di quanto segnalato e quindi se gli esemplari indicati rientrino nei parametri stabiliti dal decreto e inoltra al Comune le schede perché le avvalli e le trasmetta alla Regione Lombardia.
Le schede in questione, dopo le verifiche, sono pervenute al Comune nel marzo 2017 e, NON ne fa nulla.

La Regione nel giugno 2017, TRE mesi dopo, non ricevendo alcunché sollecita al Comune la loro restituzione.
Ma non succede NULLA.
Poiché il nulla non produce nulla, l'iter per l'inserimento degli alberi monumentali di Sedriano nell'apposito "elenco degli alberi monumentali d'Italia" non può essere avviato.
Vi chiederete ragionevolmente di quanti alberi stiamo parlando? Il loro numero astronomico è di soli TRE esemplari.
Una quercia in Via L. da Vinci, area comunale riforestata, uno spino di Giuda in località Cascina S. Antonio (area privata) ed infine uno dei tre tassi presenti in Via Volta. 

Per la verità venivano anche indicati i bagolari di Piazza della Repubblica, due "colossi" che la presidiano chissà da quanto tempo.
Tuttavia questi esemplari NON sono stati giudicati degni di essere inseriti nell'elenco; udite udite il perché: le eccessive e inappropriate potature ne hanno compromesso forma e destino (infausto). Nel febbraio 2017, a seguito di una inutile quanto dannosa potatura veniva fatto pervenire al Comune una perizia nella quale se ne contestava l'esecuzione, considerata NON  a regola d'arte.
Ragione per la quale il Comune, scrive all'azienda responsabile, chiedendo conto del suo operato. Cioè, non dispone una propria autonoma perizia, ma assurdamente, prende per oro colato le motivazioni dell'azienda. Chiedere all'oste se il vino è buono non è ne logico ne sensato.
Non per gli amministratori pentastellati.
Quindi si sono spesi 3.000 euro per pregiudicare bellezza e vitalità di alberi monumentali, senza che nessuno risponda della cosa.
Ma anche questa è colpa di qualcun altro. senza alcun dubbio.

Circa le schede ancora in giacenza per ignote ragioni presso gli uffici comunali eviteremo, almeno per questa volta, caustiche considerazioni. 

PS. Ecco le schede non inviate...

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