domenica 30 settembre 2018

Falò 2017 : l'epilogo

Di seguito riportiamo la cronistoria che ha portato prima alla denuncia-querela, poi al successivo rinvio a giudizio de La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano a carico dei Sig.ri Chiesa e Rossi,  con udienza il 05.10.2018 per il reato di diffamazione a mezzo facebook ai danni del Sig. Fusi Antonio:
  • L'11 gennaio 2017 inviamo preventivamente un suggerimento all'amministrazione comunale  di verificare i materiali contenuti nell'ammasso pronto ad essere incendiato, ma senza alcun esito
  • Il 16 gennaio 2017 presentiamo un esposto ai Carabinieri e il falò "incriminato" veniva successivamente sospeso
  • Il 17 gennaio 2017 durante il falò di San Antonio viene affisso uno striscione da noi ritenuto gravemente diffamatorio nei confronti dei componenti di SdS e nello specifico di Antonio Fusi reo di aver firmato l'esposto
  • Su Facebook viene condiviso lo striscione "incriminato"  ("Per colpa di alcuni Fusi di testa.. qui  non si fa la vera festa") dall'assessore Chiesa e il Vice Sindaco Rossi
  • Il 25 gennaio 2017 tramite lettera aperta chiediamo pubbliche scuse  
  • Non avendo ricevuto nessuna risposta il 14 marzo 2017 provvediamo alla presentazione della querela presso la procura della Repubblica di Milano

Considerate le pubbliche scuse pervenute ai querelanti in data 22 settembre 2018, con l'assistenza dei nostri legali Avv. Vittorio Bressi e Avv. Maria Pina Blanco del Foro di Milano, abbiamo deciso di rimettere la querela e di destinare in beneficenza tutto il risarcimento - ottenuto a fronte della remissione della stessa - all’Associazione Italiana Esposti Amianto (A.I.E.A.), da destinare ad attività promosse dall’associazione di sperimentazione e ricerca malattie causate dall’amianto

Di seguito riportiamo integralmente e senza interpretazioni e/o modifiche, il comunicato dell'Assessore Valeria Chiesa e del Vice Sindaco Davide Rossi.

<<in relazione ai fatti occorsi in occasione della ricorrenza del Falò di Sant’Antonio del 17 gennaio 2017, abbiamo avuto modo di esaminare attentamente le motivazioni per le quali il Sig. Fusi Antonio e gli altri aderenti a SdS hanno presentato un esposto e, successivamente, una querela. È comprensibile che tali concittadini si siano considerati lesi nella dignità e nella sensibilità dall’affissione del contestato striscione da parte di ignoti sulla pira “incriminata”. Con rammarico, dobbiamo constatare che, seppur tardivamente accortici di quanto era stato esposto, avremmo potuto comunque immediatamente e senza esitazione intervenire per cercare di farlo rimuovere, evitando il successivo risalto datone a mezzo di foto, post e commenti su facebook. Sarebbe stato più corretto, per rispetto della legittima altrui opinione e dell’onorabilità di quei soggetti, che a vario titolo si sono sentiti esposti al pubblico ludibrio, dissociarsi da certi commenti e prendere immediata posizione, anche come esempio per l’intera collettività. Seppur tardivamente ma in modo ragionato, riteniamo che avremmo potuto fare di più e meglio, sicché la nostra risposta ai fatti risulta a posteriori inadeguata ed il nostro successivo atteggiamento è stato inopportuno e scorretto politicamente. Non possiamo esimerci, quindi, dallo scusarci nei confronti di tutti coloro che si sono sentiti offesi, dileggiati e derisi.  
Milano, 22 settembre 2018
Chiesa Valeria, Rossi Davide>>

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