lunedì 26 maggio 2025

Urca!

Urca è un'espressione gergale milanese usata per manifestare un grande stupore e, di vera meraviglia si tratta, perché i lavori di messa a dimora degli alberi in fregio alla variopinta nuova pista ciclopedonale del Villoresi sono o, almeno parrebbero, finalmente iniziati. 
Certo dopo autunni e primavere passati inutilmente nell'affannosa ricerca di comuni alberi, una volta miracolosamente trovati in qualche sperduto vivaio si è deciso di piantarli a ridosso di un incipiente estate. 
Mancava il tempo? Indubbiamente no. Mancavano i soldi? La risposta è sempre no. 
Mancavano gli alberi? Non è dato sapere. 

Quel che è certo, invece, è che il loro aspetto appare piuttosto emaciato, gracilini lo sono certamente, insomma tutt'altro che vigorosi ed in salute. 
Per farla breve un progetto concepito anni fa si conclude con premesse non proprio esaltanti. 
Il grossolano errore, non nuovo, di alternare punti luce ed alberi, sullo stesso lato, cosicché, questi ultimi, crescendo, interferiranno con l'illuminazione non è ammissibile. 

In prossimità dei punti luce sono stati piantati alberi che fra qualche anno raggiungeranno dimensioni rilevanti, come querce e pioppi bianchi e, dunque fra qualche tempo spostiamo gli uni o gli altri? 
O più semplicemente si ricorrerà a frequenti e costose potature? 
Anche in questo caso lo spazio non mancava, e poi, quei pioppi vicino alle palazzine con i pappi che a primavera fluttueranno copiosi, come nevischio fuori stagione...

Se questi sono gli esordi cosa dobbiamo aspettarci? 
Difficile immaginare un esito più deludente di una pista ciclo pedonale pensata immersa nel verde con alberi e bordure e invece...un lavoro da dilettanti allo sbaraglio. 
Anni di studi e ipotesi non sono bastati. 
Chi dobbiamo censurare l'appaltante o l'appaltatore? 
Meglio licenziare entrambi, e per il futuro, affidiamoci ad hobbisti così si risparmierà sulle spese di progettazione.

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