lunedì 2 giugno 2025

REFERENDUM dell’8 e 9 giugno su lavoro e diritti

La premessa è bene che sia chiara: ai referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e diritti si va a votare per cinque SI.

Più volte abbiamo espresso in passato le nostre perplessità in merito allo strumento referendario in quanto rischioso per i lavoratori, perché chiama a votare tutti i cittadini, anche quelli non interessati da queste modifiche e perché la scarsa partecipazione degli elettori negli ultimi anni ha portato più referendum a non raggiungere neanche il quorum di validità.

Si arriva dunque alle urne referendarie non con una stagione di lotte sindacali alle spalle ma come sostitutivo delle stesse.

La posta in gioco sulle conseguenze del Jobs Act in materia di licenziamenti e contratti a termine da tempo meritava una offensiva conflittuale assai più ampia e frontale.

I referendum comunque, mettono in discussione le condizioni di precarietà e schiavitù in cui è stato trascinato il mondo del lavoro da anni di leggi e misure che l’hanno devastato, restituendo una realtà fatta di bassi salari, stragi sul lavoro, precarizzazione e massimizzazione dello sfruttamento. Per anni governi e padroni ne hanno negato gli effetti e legittimato le conseguenze, contribuendo così alla regressione sociale e civile del paese.

È decisamente indecente il sabotaggio che sta subendo il referendum per l’abolizione del Jobs Act, legge che ha definitivamente precarizzato la vita di milioni di lavoratori, rendendoli totalmente ricattabili da parte dei datori di lavoro (abolendo la tutela garantita dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori), approvato, ricordiamolo dal governo Renzi.

Sappiamo tutti che la partita dei referendum dipenderà molto dal raggiungimento o meno del quorum. La destra, la Confindustria e il “fuoco amico” nel campo largo giocano molto sulla diserzione alle urne per invalidare la consultazione. Il lavoro sporco in tal senso viene facilitato dalla scarsa comunicazione sui referendum e dal crescente astensionismo.

Vincere i referendum dell’8 e 9 giugno sarà una partita in salita ma giocarla è un dovere per tutti.

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