Nel lontano 1968 Modugno incideva il singolo "Meraviglioso", forse, a sua insaputa, pensava al gaio e attraente Comune di Sedriano. Forse.
Quel che è meno in forse riguarda invece le gioiose aziende appaltanti che ricevono commesse da parte di questo ameno Comune.
Un esempio, fra i molti, il realizzando parco della Roveda, quello ricompreso tra le vie Buonarroti e R. Sanzio. Inizio lavori sconosciuto, fine lavori indeterminato.
Nel cartello di cantiere, assai parco di indicazioni, compare la data di una gara d'appalto risalente al 29/2/2024 (l'inezia di 14 mesi fa) e un enigmatico 75 che stima la durata dei lavori.
Ingenuamente abbiamo pensato si riferisse ai giorni, in fin dei conti sono due mesi e mezzo, non tantissimi, ma neppure pochi.
Un giusto lasso di tempo per "concepire" un parco, con attraversamenti, alberi ed arredi.
Evidentemente abbiamo frainteso. Il numero 75 indica, al contrario, gli anni necessari per ultimare il tutto.
Sanzioni in caso di ritardo? lo ignoriamo, ma la consuetudine, tutta sedrianese, in genere non lo prevede.
Si fa tutto con comodo, molto comodo.
Tanto in fin dei conti cosa cambia se un'opera viene terminata oggi o fra due, tre anni?
Pare che a nessuno importa, ne ai politici di turno, tanto meno agli uffici, ormai avvezzi a questo andazzo ed il parere, il giudizio e le aspettative dei sedrianesi non contano e nessuno, comunque, se ne preoccupa.
O meglio, come diceva qualcuno, qualche tempo fa; se ne faranno una ragione.
Quel che conta è che questo meraviglioso parco è ancora transennato e per come procedono le cose lo sarà ancora a lungo.
Speriamo che il biblico tempo richiesto sia dovuto alla scrupolosa, maniacale cura nel realizzare le opere progettate, ivi compreso l'impianto di irrigazione, fondamentale per la buona riuscita della "parte verde". Lo citiamo, non casualmente, perchè qualche dubbio circa il suo impiego e la sua funzionalità appare già dalle pessime condizioni dei due frassini, sui tre presenti, piantati nel parcheggio di ingresso di via Buonarroti.
Non proprio un buon viatico per un parco, d'altra parte, questa maniacale cura per il verde è una costante imprescindibile, un lodevole imprinting, una meravigliosa abitudine locale.
Per le fortunate imprese, le solite, sempre quelle, che si aggiudicano gli appalti bisognerebbe porsi qualche interrogativo o è meglio non porseli?

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