sabato 6 marzo 2021

Il club delle inaugurazioni

Istituzionale: relativo a un'istituzione, proprio di un'istituzione; norme istituzionali, fini, compiti istituzionali.
E' ormai assodato come la pagina (social) del sindaco di Sedriano sia manifestamente camuffata da istituzionale, utilizzando il ruolo di primo cittadino, veicola spregiudicatamente e quasi esclusivamente messaggi propagandistici. Per essere chiari, alterna comunicazioni ufficiali, con le gite in bicicletta, il caffè HAG, la pizzata con gli amici, gavettoni in piscina aggiungendo, a sua discrezione, sermoni solenni e veementi filippiche contro gli avversari politici, ma anche verso cittadini. 
Tutti, per definizione, inetti ed inutili. Utilizzando toni da spiritato predicatore.

Il mandato del sig. Cipriani è stato un continuo susseguirsi di slogan, promesse e frottole.
Non è mai stato il sindaco dei sedrianesi, ma al contrario solo di se stesso e della sua claque.
Ha mortificato i ruoli istituzionali, svilendo le pratiche democratiche. Un misto di arroganza e supponenza che lo rende inadeguato per la funzione ricoperta.

Per nascondere i suoi fallimenti, e perfettamente conscio di non godere della stima e fiducia di gran parte dei sedrianesi, ha pensato bene di inventatrsi il “club delle inaugurazioni”.
All'approssimarsi delle elezioni, per cercare di restare a galla, quale miglior modo per promuovere ogni giorno “il nulla”. Il niente spacciato come opera di grande ingegno e utilità sociale?
Pura propaganda con i soldi dei contribuenti.
Per citarne alcune: vialetti vari; agenda elettronica; booking; vari cancelli (via Matteotti, parco delle scuole, scuola Fagnani)...
Ora visto i sette mesi che ci separano dal voto ci vuole grande fantasia creativa per inventarsi ogni giorno un'opera diversa, le suggeriamo noi qualche idea per proseguire con le sue “cerimonie” sul “nulla”:
  • un nuovo vespasiano (magari in sostituzione a quello del parco delle scuole);
  • un nuovo marciapiede estensibile (sempre nei pressi di via Mazzini, giusto per una questione di continuità...);
  • un nuovo citofono (magari collegato a WhatSapp del suo telefono);
Senza considerare i provvedimenti che sta approvando in fretta e furia, che condizioneranno le future amministrazioni. Scelte sciagurate e non condivise.
Forse per dispetto, forse per lasciare un segno ai posteri del suo deleterio passaggio, sta impegnando il Comune per i prossimi decenni, su questioni che avrebbero richiesto discussione e partecipazione e non l'esercizio di becero dispotismo.
Ma sappiamo che la correttezza non è nelle sue corde.
Quindi con la solita saccenza che lo contraddistingue, ecco a voi i regalini di fine mandato:
  • Ex area BORLETTI: 250 appartamenti e 50 mila metri cubi di cemento;
  • Bando per l'affidamento in gestione a privati della farmacia comunale (15 anni);
  • Nuova Viabilità: un obbrobrio;
  • Appalto per l'illuminazione pubblica: qualche milionata di euro per una decina di anni;
  • Vendita di ulteriori immobili oltre a quelli di via Livatino, per un totale di 800mila euro;
Ci ricordiamo ancora adesso lo slogan (2015) usato come un mantra da lui e il suo socio oramai “svanito nel nulla” (ndr Rossi): non lasceremo mai - come hanno fatto le altre amministrazioni precedenti - delle cattedrali nel deserto...
Peggio: stanno proprio lasciando il deserto... facendo terra bruciata per chi verrà dopo di loro.

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