venerdì 9 novembre 2012

Celeste: (di)mission impossible

La non dimissione dei politici in Italia fa ormai parte della tradizione del nostro paese, come la pizza e gli spaghetti.
La triste usanza è stata introdotta da Berlusconi, il quale, più volte indagato ha sempre accusato la magistratura di essere avversa nei suoi confronti per pregiudizio politico. Sono 19 anni che sentiamo frasi del tipo “giustizia ad orologeria”, “toghe rosse”, “uso politico della giustizia”, “arma per fare fuori l’avversario politico”, “partito delle procure”, e via discorrendo. E la pseudo opposizione di questi anni non ha mai fatto nulla per difendere i magistrati, anzi l’esatto contrario, ci ha marciato sopra.  E cosi anche la stampa, tranne qualche sporadico “eroe” subito battezzato “comunista” (anche quando comunista non era).
E cosi, a magistratura screditata, il termine “complotto” è diventato una giustificazione utile per tutti gli altri politici che hanno guai con la giustizia.
Tu magistratura mi indaghi ? Io non mi dimetto perché è un complotto !
Ma come dargli torto, lo ha fatto l’ex presidente del consiglio, non lo posso fare anche io ?
E in questi anni ne abbiamo visto di cotte e di crude, con accuse anche pesanti.
Niente, il politico italiano non si dimette mai.

All’estero invece ci si dimette per non avere pagato il canone TV, o per la tata in nero o magari per aver copiato la tesi di dottorato. Semplice buon senso, la dove esiste una vera cultura di “bene comune”.
In Italia no.  Siamo avanti anni luce !

Arriviamo a Sedriano.
Il Sindaco Celeste,  è agli arresti domiciliari dal 10 ottobre e domani è giusto un mese,  con l’accusa di corruzione propria.  
Scrive il gip nell’ordinanza di arresto : Celeste prometteva a Eugenio Costantino e Marco Scalambra che agivano da “corruttori”, di compiere atti contrari ai suoi doveri di ufficio, asservendo sistematicamente le proprie funzioni pubbliche agli interessi privati dei “corruttori” come corrispettivo del sostegno elettorale e finanziario ricevuto da Costantino e Scalambra in occasione delle consultazioni elettorali del 2009, nelle quali venne eletto sindaco, e di quello futuro assicuratogli con riferimento alle prossime elezioni nazionali.
Con un aggravante, per la procura di Milano : Costantino e Scalambra, padre e marito di due consiglieri comunali di Sedriano, agivano per «rafforzare la forza dell’associazione mafiosa Di Grillo-Mancuso.

E Celeste da buon politico italiano cosa fa ? Nulla. Come gli altri, rimane ben saldo sulla sua poltrona (anche se per il momento il prefetto lo ha sospeso da tutti gli incarichi).
Al di là che è giusto che Lui si difenda, al di là che fino a prova contraria uno è innocente, al di là che per essere colpevole ci sono tre gradi di giudizio, ecc., c’è comunque una questione etica e morale che va oltre l’eventuale reato penale.

Nelle intercettazioni si evincono i rapporti molto stretti di amicizia tra Costantino, Scalambra e Celeste.
Tutti sanno, e le intercettazioni ne danno purtroppo conferma,  che Scalambra era molto attivo nella vita politica sedrianese, anche a livello decisionale.
E questo è un motivo più che sufficiente perché Celeste si dimetta immediatamente.
I due personaggi in comune ce li ha portati Lui.
Inoltre sorge spontanea una domanda : perché non li ha mai messi alla porta ?
Infatti, sempre negli atti, viene evidenziato come Costantino è interessato anche a qualcosa a Pregnana Milanese, ma rinuncia immediatamente perché dice che a quel sindaco non ci si può nemmeno avvicinare (Il grande Sergio Maestroni). Qui è la differenza : a Maestroni questi personaggi nemmeno si avvicinano, da noi erano i benvenuti e giravano comodamente gli uffici comunali, oltre la loro presenza durante le sedute del consiglio comunale.

Comunque  sappiamo bene tutti quanti che Celeste non si dimetterà mai.
Troppo attaccato al potere per lasciarlo andare via così. Siamo anche coscienti che la mozione di sfiducia, se verrà votata,  non passerà mai.  E sappiamo anche che se non ci penserà il prefetto, questa maggioranza andrà avanti, anche tentennando vistosamente, ma andrà avanti.
Ma, in questa malaugurata ma probabile ipotesi, troverà sempre la nostra forte e ferma opposizione.
Non arretreremo di un millimetro. Non allenteremo la pressione. Saremo sempre li a fare le pulci su ogni cosa, sia essa una semplice determina, sia essa una delibera di giunta o altro ancora.
Sempre li a controllare e vigilare. Ma non solo. Ricorderemo sempre a Celeste che quel posto di sindaco non gli appartiene più.
Celeste non è più il sindaco di Sedriano, è venuta meno la fiducia data dai sedrianesi, il suo mandato è ormai non più valido, è avariato e nessuno può far finta di nulla.
Cari consiglieri e assessori di maggioranza, ve lo ripetiamo per l’ennesima volta : fate un passo indietro.

Sinistra di Sedriano

ps. Attendiamo sempre una puntuale risposta alle nostre domande da parte di Pivetta o altri componenti della maggioranza.

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