In questi giorni ci sembra di essere tornati alla campagna elettorale del 2021 dove ogni giorno si promettevano mirabolanti progetti, come il Polo scolastico da milioni di euro, il nuovo Monumento alla Pace nel parco Della Chiesa, la RSA in via Tiziano (Parrocchia, privato e Comune), e via dicendo.
Ovviamente tutte opere che non hanno (fortunatamente) mai visto la luce.
E se queste opere le aveva ipotizzate l’ex sindaco Cipriani (detto il Brunelleschi) ora è il turno del Re.
E così stiamo assistendo a nuovi proclami di ipotetici insediamenti produttivi che dovrebbero portare prosperità economica rimpinguando le esauste casse comunali con milionate di euro.
E' di settimana scorsa l’annuncio di una ipotetica costruzione di una Centrale Elettrica avanzata dalla Società Terna Spa che in cambio, generosamente, si impegna a versare 400.000 da destinare alla riqualificazione dell'Ex Cava Bottoni. Cava acquisita e già riqualificata nel 2012 quale compensazione per la costruzione delle palazzine di Via Mattei (9.000 mc). Tempistica, almeno tre anni. Dunque si riqualifica ciò che è già stato riqualificato!
Il primo cittadino illustrando il progetto in pompa magna, spiega che l’intervento si farà in un’area che ha già una destinazione artigianale. E dove se no?
Ricordiamo che è stato proprio lui, in occasione della revisione del PGT ad usare come un mantra lo slogan del consumo zero di territorio.
Ecco noi pensiamo che la vera novità non sia quella di NON consumare ulteriore suolo libero, ma quella di ridurlo contenendo i Piani attuativi vigenti e non ancora realizzati, come ad esempio il terreno su cui dovrebbe sorgere il DATA CENTER.
Re esprime palese soddisfazione, elenca i denari e i vantaggi che questo progetto porterà alla nostra comunità (più o meno sei milioni di euro), dulcis in fundo subordina, magnanimamente, l’insediamento alla verificata compatibilità ambientale. Quindi terreno sacrificabile per il dio soldo.
Quale sia l’orientamento ci pare traspaia con molta chiarezza dal post pubblicato dedicato all'argomento. La cosa davvero incomprensibile è che si pensa, con queste ingentissime entrate, di realizzare nuove opere quando non si è in grado di mantenere dignitosamente quelle esistenti.
Chiudiamo con una nota, non ci si illuda che queste nuove realtà produttive generino nuovi posti di lavoro? Ricordiamoci gli esempi della Chanel a Vittuone o della Lindt a Magenta, con generazione di impiego per i residenti pari a zero a fronte di un impatto ambientale molto importante.
Cambiamo approccio e mentalità nel valutare le cose. E' ora.
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