martedì 9 novembre 2021

Vasche Volano: tutela e preservazione non sono beni di scambio barattabili o monetizzabili

Vasche volano, il dado è tratto! 
Ne abbiamo già diffusamente parlato con una videoconferenza del 29 aprile scorso, con post e da ultimo il circolo Legambiente di Vittuone ha diffuso un volantino che riassume con chiarezza quella che è anche la nostra posizione. 
E' un progetto avviato nel 2017 con l'acquisizione dell'area da parte di Cap Holding Spa, proseguito nel 2019 con l'ampliamento di una fantomatica vasca disperdente preesistente ed ora con la prospettata costruzione di altre due vasche (di prima pioggia e di fitodepurazione). 

Il sito individuato è "ovviamente" un'area verde boscata, una rarità nel territorio sedrianese, bosco trasformabile secondo le norme, ma usando termini più appropriati, SACRIFICABILE
Pare non esistano soluzioni tecniche alternative, almeno secondo CAP, eppure nonostante fossero ampiamente note le criticità e l'inadeguatezza della rete fognaria nulla è stato fatto per rimediare al problema dei rigurgiti di acque lorde in Via De Amicis e in via per Cisliano e per Cascina Magna. 

Ora con un ritardo di almeno un ventennio, durante il quale si è continuato spropositatamente a costruire, si corre ai ripari, occupando, con manu militari istituzionale, una superficie agricola vergine per rimediare, assurdamente, ai danni prodotti dalla cementificazione. 

Ieri la nuova Amministrazione, ripetendo quanto fatto da quella precedente, ha convocato una videoconferenza riservata a pochi intimi, come se il problema non fosse di interesse generale, per confrontarsi sul progetto presentato e discutere quelle variazioni marginali che non modificano in alcun modo e per nessuna ragione quanto proposto. 
All'incontro è stato invitato anche l'ex primo cittadino, come residente, che non ha mancato di dare il solito insignificante e polemico contributo al dibattito dimostrando di non aver mai letto le quasi 400 pagine del progetto

A lui e ai sigg. del CAP e dell'Amministrazione vogliamo ripetere quanto detto nella Relazione forestale:

4.3 Compatibilità con la conservazione della biodiversità e l'integrità idrogeologica.
Le aree che dovranno essere trasformate hanno valenza ecologica in quanto costituiscono un tassello di biodiversità all'interno di un tessuto agrario dominato per lo più da agricoltura di tipo intensivo e dalle monocolture dei seminativi irrigui...la piccola area (12.000 mq) dove si interviene possiede indubbiamente un valore in termini ecologici e paesaggistici.

Siamo noi gli ostinati oltranzisti o è qualcun'altro a non voler capire? 
Tutela e preservazione non sono beni di scambio barattabili o monetizzabili, solo irrinunciabili.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...