mercoledì 1 luglio 2020

Le stranezze di Sedriano

Mettetevi comodi  perché Vi racconteremo una storia singolare, dai contorni incredibili, ai confini della realtà, eppure tutto corrispondente al vero ed è appunto questo a renderla unica.
Una sequela di anomalie che cominciano con l'elezione di un originale personaggio con una rilevante considerazione di sé e altrettanto solido convincimento di essere stato prescelto per un incarico messianico; quello di insegnare a tout le monde come si governa.
Inizia con inutili potature in Piazza della Repubblica, oltre a quelle brutali perpetrate, qua è là, dai neo costituiti NOV, poi inciampa nel falò di S. Antonio - costati 10.000 alla collettività, (abbozza senza scomporsi, la colpa non è sua), prosegue con selvagge  estirpazioni nel Parco Baleno, poi con "operazioni" personali ed arbitrarie nei parchi e dove più gli aggrada, utilizzando a suo (in) sindacabile giudizio auto comunali.
Recinge, con una caparbietà davvero inusuale, avvallamenti, parchi ed aree pubbliche (es. Area Feste ed orti) impiegando discrete risorse finanziarie, di cui pare il Comune abbia ampia disponibilità.

Ridenomina parchi, con inappellabili decisioni; promette di trasferire monumenti e di erigerne di nuovi. Stanzia fondi per realizzare parcheggi (Via Colombo) di cui nessuno sente la necessita. 

Sopprime ambulatori, Pro Loco, associazioni e volontariato. Cancella disinvoltamente feste e tradizioni popolari alle quali molti sono affezionati.   

Persegue e prosegue fantasiose e costosissime cause legali (che puntualmente perde).

Delibera di vendere, anzi svendere, l'intero patrimonio immobiliare comunale, per sistemare i conti dopo 5 anni, compreso la farmacia che fino ad oggi ha fornito, oltre ad utili, un servizio sociale. Ma questo, nulla conta. 

Poi... poi omettiamo per spazio e decenza una sterminata casistica di scelte, decisioni e provvedimenti discutibili, frutto della sua fervida immaginazione. 
Però, prima di andarsene, per sempre, mette mano e rivisita, sempre a suo capriccio, quello che pensiamo ritenga il suo capolavoro, la nuova viabilità del centro urbano. 

L'entusiasmo che suscita questo proponimento è universale, condiviso ed incoraggiato dai residenti, dai commercianti e da tutti i cittadini. Ironizziamo! Questo passionale ardore è invece circoscritto solo alla Giunta Comunale, ma viene trasferito in egual misura al Progettista e all'ufficio Tecnico  che inseriscono nelle tavole di progetto diverse stravaganti soluzioni. Riducono stalli di sosta e carreggiate, ipotizzano marciapiedi dove non sono utili e necessari, ridisegnano, in stile anni sessanta, ampliandoli parcheggi dove non servono ecc.

E da ultimo impiega i fondi elargiti dalla Regione (500.000 euro) per completare questo progetto, intervenendo e ricomprendendo quindi anche Via Pessina. 
Anche qui, dopo la stravagante ipotesi iniziale di una pista ciclabile pensile attendiamo (preoccupati) le soluzioni adottate. Di certo verranno TUTTI soppressi gli attuali parcheggi, con buona pace delle attività commerciali che ne trarranno grande beneficio. 
Di certo verrà trovata una valida soluzione per ovviare all'oggettivo disagio, anzi è già disponibile; l'ampio piazzale dell'area mercato. Camminare giova alla salute.  

Rammarica pensare che risorse importanti vengano impiegate (sprecate) per simili trovate, ma tant'è questo è il personaggio che in molti hanno pensato essere giusto e al giusto posto; mai errore fu più tragico.
Di certo non gli verrà eretto, per ricordare il suo calamitoso operato, un arco trionfale, ne un'opera scultorea, anche se lui crede il contrario.

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