martedì 20 ottobre 2020

Viabilità e verde pubblico

Non commenteremo le dichiarazioni rilasciate dal Sig. Cipriani in merito alla salvaguardia del verde, poste in essere dall'Amministrazione per la realizzazione della nuova viabilità, come al solito fantasiose ed ingannevoli.
Documenteremo semplicemente cosa prevedeva l'originario progetto, ricorrendo alle tavole, allegate alle delibere, e quali sono state, invece, le azioni coerenti o difformi rispetto a quanto programmato. 
Inizieremo dal parcheggio dell'Uff. Postale, area privata ad uso pubblico (foto 2).

Qui i lavori iniziano con anticipo e quasi furtivamente, si rimuovono arbusti e piccoli alberi disseccati da tempo, senza alcuna preventiva autorizzazione da parte della proprietà. Il sopralluogo con la controparte avviene solo il 5/8. Illogico, ma vero.
Primo ripulisti; si rinuncia con leggerezza ad un po' di verde per recuperare i NUMEROSI parcheggi soppressi.
Poi si programma di tagliare i due alberi posti all'ingresso per ricavarne un carico e scarico merci. Proposito, fortunatamente rientrato. (tav. pag. 236/243 delibera. n. 31 del 20/4/2020). 

Più avanti, all'angolo con la Via Gramsci (foto 3) l'aiuola che nella precedente delibera del dicembre 2018 doveva essere mantenuta a verde si trasforma in grigio cemento senza motivo e si elimina anche la scala sulla via De Amicis. Una soluzione esteticamente obbrobriosa. 

Alla nuova fermata dell'autobus di Via S. Massimo ( pag. 237) l'aiuola sulla quale si trovano 5 aceri dovrebbe trasformarsi in banchina di attesa (foto 4). Anche qui per un "benedetto" ripensamento si abbatte un solo albero. Sul dove e come realizzare la fermata abbiamo già detto e scritto. Inutilmente.

Avvezzi come siamo all'oggettività documentale sentir parlare a vanvera qualcuno, il solito, di questioni che crede, con presunzione, di conoscere e accusare gli altri, cioè ANCHE noi di mentire, ci pare francamente grottesco. 
Fortunatamente questa avventurosa e sbalestrata gestione amministrativa sta terminando tra la generale esultanza che solo la fine di un incubo può suscitare.
Nel frattempo ci rassegneremo a sentir nuove balle spaziali. 
Se tra un video e l'altro, in cui glorifica se stesso, volesse spiegarci il perché i quattro alberi monumentali presenti sul territorio NON sono ancora stati censiti, a distanza di anni, le saremmo grati. Però per cortesia non ci rifili le solite frottole. Almeno una volta ce le risparmi.

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