domenica 23 febbraio 2020

A proposito della Scaravella...

Nel lontano giugno 2019 il Sig. Cipriani scriveva un post, senza usare i toni enfatici che gli sono propri, (rivendicando però, a mezzo stampa il merito, attribuendolo ovviamente a se stesso), circa i lavori in prossimità della cascina Scaravella riguardanti la posa di un impianto semaforico e uno "smilzo" marciapiede NON raccordato all'esistente ciclabile, tra la strada Provinciale 214 e la via Einstein. Un tratto di circa una decina di metri mal contati, non chilometri e, quindi, con una presunta spesa di poche migliaia di euro. 

Dunque a distanza di mesi, otto per la precisione, si mette mano nuovamente ai lavori per terminarli, Cioè per collegare la pista ciclabile all'improvvisato marciapiede progettato mesi prima. Perché mai si è aspettato tanto? Semplice, si sono trovate "le risorse", una manciata di euro per finire quel che si è iniziato tempo prima e perché "la sicurezza non è un bene negoziabile".
Né tanto meno differibile, aggiungiamo noi. Peccato che nella scala delle priorità di questa Amministrazione la sicurezza sia SEMPRE subordinata al reperimento di fondi Regionali o Statali per realizzare quel che a parole pare essere un'urgenza improcrastinabile.
Quindi si concretizzano i lavori della messa in sicurezza dell'incrocio della cascina Scaravella, così come avverrà (forse) per quelli della nuova viabilità del centro storico, pensati, ahimè, a sua immagine e somiglianza, perché sovvenzionati da terzi. In assenza di questi "benedetti" denari non si sarebbe fatto NULLA.

Esattamente come il rifacimento del manto stradale della via M. Curie, che versava da ANNI, in condizioni catastrofiche. Qui a metter mano al portafogli è stata  Bartolini, ottenendo in cambio l'estensione della propria superficie aziendale; occupando in modo permanente ed esclusivo praticamente tutti i parcheggi stradali disponibili.
Poco male, anzi il male minore, tanto viene usata prevalentemente da questo ingombrante colosso della logistica e quindi... si ringrazia pure. Non sappiamo se in posizione eretta o prostrata. 

Questo strenuo paladino dell'ordine e delle regole (pro domo sua - vedi potature e fioriere arbitrarie, parcheggi disabili), pardon della sicurezza, torna nuovamente a postare sul suo sito istituzionale di Facebook, raccontando come i lavori siano terminati. Non proprio, egregio signore. Manca lo strato di usura, "il tappetino" superficiale e qualche metro di siepe, che ovviamente non provvederà a porre a dimora. La sua idiosincrasia per il verde è fin troppo nota, anzi diremmo una vera e propria patologica avversione.

Quindi quando parla di fatti, non parole, si ricordi di aver - sempre- trovato PRIORITARIAMENTE, anzi ESCLUSIVAMENTE quei "benedetti" denari, anche in quantità cospicue, SOLO per semi-recintare parchi, per progettare orti (33 assegnatari, 5 dei quali con graduatoria ZERO), per costruire marciapiedi estensibili agli amici, per rattoppare alla bell'e meglio le strade, per acquistare totem inutili (elimina code?), sostituire le porte degli uffici municipali e via dicendo; altro che sicurezza.

La sicurezza è una cosa seria, quindi lasci perdere, eviti cortesemente persino di parlarne: è un ambito ostico e richiede competenze.
Peraltro, non avvertiamo davvero alcun bisogno di sentire altre stupidaggini ed invenzioni, altri sproloqui e sermoni da lei perché ne abbiamo già piene le tasche e non solo i c......i
(cit. Guccini). 

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