venerdì 22 febbraio 2019

I fenomeni dei 5 Stelle: amministrazione oligarchica

Nel loro programma scrivevano che "abbiamo pensato di inserire prevalentemente iniziative a costo zero"..."si punta a spostare il centro decisionale dalle attuali Giunta e Consiglio verso i cittadini" ... questo "rappresenta uno dei principi cardine: a DECIDERE DEVONO ESSERE I CITTADINI!!!"
Con il senno del poi possiamo affermare, senza essere smentiti: quante cavolate sono state scritte!!! Ci riferiamo alla abituale prassi di DECIDERE PER TUTTI nel sancta sanctorum di Giunta (cinque persone) senza alcun confronto non solo con i cittadini - quelli da loro idolatrati- ma neanche con un democratico e trasparente dibattito in Consiglio Comunale. Stabiliscono in cinque cosa, come e quando fare. 

Ci riferiamo alla deliberazione di Giunta n. 128 del 20/11/2018: Approvazione studio di fattibilità per lavori di riqualificazione alcune strade del centro abitato, progettazione pista ciclopedonale; costo circa 225.000€. Bazzecole. Come l'inezia degli Orti urbani  170.000€, Recinzione Parco di Via Fagnani  64.000€, Marciapiedi di Via Mazzini 15.000€ e via di questo passo. 

Come si vede tutte opere UTILI e soprattutto CONDIVISE, DIBATTUTE, ESAMINATE E ANALIZZATE nelle pubbliche sedi, sui social o sui canali istituzionali... 

Cosa ne pensiamo? Usiamo con raccapriccio il loro linguaggio: vaffà... le opinioni dei cittadini, vaffà... alle annuali assemblee pubbliche "dove si discuterà di ciò che è stato fatto e di ciò che si dovrà ancora realizzare", vaffà... a tutti: decidiamo noi! Siamo o no stati investiti di pieni poteri dalla volontà popolare? E allora: zitti e vaffà. Questo è gratuito, lo offre la casa madre. Sintesi del pensiero pentastellato:

La democrazia è una seccante perdita di tempo, la sostituiamo con sbrigative delibere di Giunta, rapide, con scambi di idee ridotte ai minimi termini, essenziali, anzi indispensabili. Decisione necessariamente monolitica (derivante non dal pensiero unico, ma piuttosto da una unica gracile idea)  e che i fedelissimi consiglieri devono sostenere senza tentennamenti alzando a comando - da indrottinati e acriticamente- la solita manina. 
Dubitiamo che molti di loro siano dotati di autonomo pensiero, li sospettiamo persino incapaci di proferir parola, di esprimersi, di comunicare, di asserire, di discorrere. Tant'è, a distanza di oltre tre anni molti di loro non hanno mai belato. Neanche il loro Capogruppo si è mai avventurato nella terra incognita di una argomentata motivazione attenendosi onde evitare strafalcioni e gaffe all'elementare e spiccio: "parere favorevole".       

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