mercoledì 28 marzo 2018

Nà lavàda, nà sùgàda, la par n'anca duperàda

Contrastare il fenomeno della prostituzione in Italia - così come a Sedriano- non è cosa semplice e un’ordinanza comunale non risolverebbe certamente il problema, assai ampio e complesso.
Restiamo però alquanto stupiti nel sentire in un consiglio Comunale che le nostre vie, i quartieri, e le periferie di confine del nostro comune, pullulano di un’esagerata presenza di lavoratrici del sesso; situazione talmente importante da divenire argomento di un consiglio Comunale. 
La disamina si è protratta per circa un’ora, fra lettura della mozione, battibecchi, risposte e commenti vari, sprecando inutilmente - a nostro parere- tempo che poteva essere utilizzato per argomenti più urgenti ed importanti.

Addirittura assurdo poi, è stato venire a sapere che non ci sono abbastanza soldi nelle casse comunali per coprire i turni della polizia locale, per i controlli notturni del territorio che sono - di fatto- ridotti al minimo: insomma, la solita canzoncina.
Tra l'altro, le cosiddette “prostitute”, le vede così presenti e numerose solo il consigliere Scurati, che ha perfino presentato mozione in proposito. È un'ossessione: una missione!
Il consigliere della Lega Nord ha evidentemente molto tempo da dedicare alla questione. Noi già lo immaginiamo partire (di notte, in incognito) munito di telefonino, tutina nera e mascherina "similzorro", per fare reportage fotografici e censimento delle “donnine” eventualmente presenti sul territorio. Non riusciamo ad evitare un sorriso...

Ci sarebbero in realtà molte cose da dire sull'argomento. Una su tutte è che, se esiste questo mercato del corpo femminile (e non solo), è perché ci sono i clienti e guarda caso sono uomini. La panacea al problema quindi non è un’ordinanza comunale, una norma repressiva o una sanzione amministrativa. Il problema è ben più serio, educativo e culturale, sul quale bisogna lavorare parecchio coinvolgendo i giovani e proponendo loro una seria educazione sessuale. Le “venditrici di sesso” sono già spesso sottoposte a continua coercizione e negli anni ci sono stati momenti di tolleranza ed altri di repressione. Certamente, le retate per strada e gli arresti colpiscono soprattutto loro e quasi mai i criminali che le sfruttano e le schiavizzano. Criminalizzare così la prostituzione crea un complesso mondo sommerso e clandestino che lo rende molto pericoloso. Pensiamo a quelle molte donne che non sono in regola con il permesso di soggiorno e che, vulnerabili, sono costrette a soccombere e ad affidarsi a delinquenti senza scrupoli.

L’argomento prostituzione - inoltre- viene spesso usato da sindaci e partiti, soprattutto prima delle elezioni e in campagna elettorale, per ottenere consenso. Anche a Sedriano l’argomento non è nuovo, già nell’era Celeste era stato - più volte- trattato con grandi polemiche, ma come si può ben vedere l’annoso problema è ancora presente ed irrisolto.
Del resto, si tratta del "mestiere più antico del mondo"....  ma è anche la discriminazione più antica del mondo.
È comunque una forma di violenza; dobbiamo lavorare per eliminare la prostituzione e creare una cultura in cui non sia permesso o accettabile acquistare il corpo di qualcun altro.
Oltre il 90% delle prostitute dipende da un protettore. In Italia, in base ai dati forniti da Caritas, le donne vittime di tratta e sfruttamento sono circa 30mila ed i bambini abusati oltre 5 mila, di cui otto su dieci sono bambine.
Molto spesso lo sfruttamento sessuale e l'immigrazione vanno a braccetto. L’80-85% delle vittime è composto da donne che provengono da Romania, Nigeria, Ucraina e Moldavia.
Non solo: le donne prostitute hanno un rischio del 13,5% in più di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, ma  si registrano anche elevati tassi di disturbo post traumatico da stress e un rischio di depressione maggiore dell’80%, anche nel caso di prostitute che lavorano "a casa" e non solo per strada. La prostituzione implica comunque una relazione non paritaria in cui si impone la volontà maschile. 

Le donne si sono battute per anni per la parità e l’uguaglianza, e adesso che si fa? Si vorrebbe legalizzare tutto questo, come propongono certi partiti di destra, ma - per assurdo- è come ipotizzare il reato di istigazione al favoreggiamento della prostituzione che ricordiamo,  è  vietato dalla Legge Merlin.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...