lunedì 4 gennaio 2016

Sant’Antoni da la barba bianca, fasem trovà quel che me manca

SdS quindi - senza scomodare il Santo - con l'anno nuovo, provvede a fare buoni propositi e a dare suggerimenti  alla nuova amministrazione comunale, rammentando loro iniziative, avanti con i tempi come sempre, per il bene dei cittadini di Sedriano.

Ritorniamo sul tema dell'inquinamento - grave problema di questi giorni - il prossimo 17 gennaio è la ricorrenza di Sant'Antonio e dei fuochi rituali che, come credenza popolare dovrebbero sancire, il momento in cui le giornate iniziano impercettibilmente ad allungarsi. Arrivati al 17 gennaio i nostri vecchi potevano esclamare con soddisfazione che “A Sant’Antoni un’ura bona”. Insomma, benché l’inverno finisca ufficialmente il 21 marzo, già a gennaio, anche sotto la neve, si comincia ad avvertire il risveglio della natura.

Una tradizione popolare di grande rispetto della natura e del mondo agricolo, tranne quello che i falò rappresentano oggi: solo puro divertimento festaiolo, vin brûlé e alto tasso di inquinamento.
Il rispetto delle tradizioni è importante, ma non deve prescindere dalla salvaguardia della salute delle persone.
Purtroppo in questi falò: (stralcio di articolo del 2014 tratto dal sito regionale 5 stelle)

(..) "Le cataste di legno vengono costituite non solo con materiale organico e biologico, ma anche con materiale eterogeneo di ogni genere come - ad esempio- bancali e porte verniciate, scarti di lavorazione, coperture di gomma a cui viene dato fuoco con creazione di colonne di fumo che riversano nell’aria agenti inquinanti e quantità di particolato irritante, tossico, nocivo e cancerogeno per le persone e per l’ambiente.
Sono numerose le testimonianze raccolte dai cittadini che dimostrano quanto questi falò costituiscano ormai un momento di inciviltà e di mancato rispetto per l’ambiente e le persone, tanto che aumentano le ordinanze che vietano espressamente l’accensione di fuochi in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, e in tutte quelle ricorrenze in cui è uso appiccare falò"...

E anche questo: (stralcio dal sito regionale  5 stelle) " (...) ricordiamo che il D. Lgs. 205/2010, che recepisce la Direttiva 2008/98/CE e all’art. 13, che modifica l’art. 185 del D.Lgs. 152/2006, stabilisce che “paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi…”, se non utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente o mettono in pericolo la salute umana, devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati. La combustione sul campo dei residui vegetali derivanti da lavorazione agricola e forestale si configura quindi come illecito smaltimento di rifiuti, sanzionabile penalmente oltre che amministrativamente, ai sensi dell’art. 256 del D. Lgs. 152/2006. Inoltre, il successivo Decreto-Legge 136/2013 (c.d. Decreto “Terra dei fuochi”) conferma, aggiorna e rinforza tutte le norme già in vigore in materia di sicurezza e prevenzione di inquinamento derivante da incendio doloso".

Pertanto, per coerenza e rispetto della linea nazionale tenuta dai 5 stelle in materia, che ci vede concordi, con una comune finalità e in ottemperanza della normativa vigente, a salvaguardia e tutela della salute, dell’ambiente e della qualità dell’aria, chiediamo al nostro Sindaco di attivarsi, per ordinare e vietare ai cittadini la possibilità di fare falò e fuochi rituali in questo periodo dell'anno.

PS. TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 10 dicembre 2013, n. 136 (vedi articolo 3 -Combustione illecita di rifiuti )

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