venerdì 31 maggio 2013

Amianto: Killer sconosciuto

Non tutti conoscono, quanto danno può fare un vecchio tetto ricoperto da lastre di cemento-amianto Eternit. L'usura e gli agenti atmosferici e la vetustà di quel materiale possono diffondere nell'ambiente e nell'aria una micro-polvere che, nella sua forma di ago filiforme, invisibile all'occhio umano, col respiro si infila nei polmoni umani, stanziando lì 25-30 anni e poi un bel giorno scatena quella brutta bestia che non dà scampo, chiamata "Mesotelioma Pleurico".

Anche il nostro territorio Magentino-Abbiatense non è esente da siti contenenti amianto.
Dopo il censimento regionale d'inizio anno previsto dalla Legge Regionale n. 17 del 29/9/2003, sono risultati ben 3940 siti in cui è stata evidenziata la presenza di Eternit, 105 nel comune di Sedriano alcuni in via di bonifica altri no. Molto c'è ancora da fare. L'amianto è presente e non è stato ancora eliminato pur essendo così pericoloso.


Pensate che dal 1994 in Italia è bandito l'uso, la produzione ed ogni attività d'estrazione di questo minerale perchè è stata accertata la sua pericolosità: provoca tumori e serie malattie polmonari.
Comunque, basta aggirarsi per le zone agricole del territorio del nostro comune, alla Roveda, nelle sue corti, nei giardini delle case, nelle zone industriali per vedere fienili, pollai, rimesse, ripostigli, capannoni con sopra in bella vista il terribile ondulato di Eternit.

La Legge Regionale 29/09/2003 n.17, Art.6, stabilisce tra l'altro che tutti i soggetti proprietari d'edifici, impianti, luoghi e mezzi di trasporto, nei quali vi è presenza d'amianto, debbano segnalare all'ASL competente per territorio tutte le strutture nelle quali sia stata accertata la presenza di detto materiale, compresi i manufatti in cemento-amianto (eternit), e per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative da 100 a 1500 euro.
Evidentemente non è abbastanza: bisogna che la gente si ammali o muoia uccisa dall'amianto perché qualcuno si accorga del problema ?

Il Decreto Ministeriale 6/9/1994, emanato in applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della Legge n.257 del 27/03/1992, prevede che dal momento in cui viene rilevata la presenza di materiali contenenti amianto in un edificio, è necessario che venga messo in atto un programma di controllo e manutenzione al fine di ridurre al minimo il rischio legato all'esposizione e chi può farlo meglio del proprio comune che conosce il territorio e può controllarlo.
Per quanto riguarda il tipo d'amianto maggiormente diffuso nelle nostre case, nella forma delle coperture di cemento-amianto, si possono creare condizioni di pericolosità  se il materiale viene segato, abraso, rotto o se è deteriorato.
La bonifica dell'amianto può eseguirsi con uno dei seguenti interventi:
  • Rimozione : che elimina ogni potenziale fonte d'esposizione;
  • Incapsulamento: viene eseguito un trattamento con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono a inglobare le fibre d'amianto, a ripristinare l'aderenza al supporto, a costruire una pellicola di protezione sulla superficie esposta;
  • Confinamento: installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate degli edifici

Poiché la bonifica è abbastanza costosa alcuni comuni della zona, virtuosi e particolarmente attenti alla problematica, aiutano il cittadino per la rimozione e offrono dei contributi economici a mq. smaltito, ma non è certo il nostro.
Le nostre scuole di Sedriano, risulta che non siano indenni dal contenere amianto soprattutto nei tetti e i nostri figli, i bambini che le frequentano non possono e non devono pagare per la nostra disattenzione civica o voluta inconsapevolezza. Bisogna quindi denunciare e far rilevare la situazioni a rischio. Molto andrebbe fatto dal nostro comune che su questo argomento dorme sonni tranquilli. Non ci risulta abbia messo in atto alcun programma di controllo e bonifica per rendere questi ambiti scolastici sani e sicuri, ne ha dato la doverosa e necessaria informazione per educare la popolazione sedrianese.

Sinistra di Sedriano

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