martedì 11 maggio 2010

E' tempo di reagire !

Contro le troppe violenze, gli egoismi, i razzismi, le mafie, le censure, le paure e le guerre che sembrano dominare il nostro tempo. Diffondiamo la cultura della pace e dei diritti umani, diciamo basta alla violenza e alla paura costruiamo un’Italia migliore. Nell’ambito delle iniziative indette a livello nazionale, le Amministrazioni comunali di: Arluno, Cassinetta di Lugagnano, Casorezzo, Cisliano, Corbetta, Mesero, Ossona, Santo Stefano Ticino, Settimo Milanese hanno aderito a «Ospita una persona: incontra un popolo» ed ospiteranno la dottoressa Hèlène Yinda, 64 anni, teologa progressista, direttrice per l'Africa dell'Unione Mondiale delle Donne Cristiane, impegnata nella difesa dei diritti umani nel suo Continente, rappresentante del Camerun al Forum della Pace (14-15 maggio,Perugia). Programma di Accoglienza
HELENE YINDA - Filosofa e teologa del Camerun
La camerunese Hélène Yinda è considerata una delle maggiori teologhe africane e si occupa anche di Diritti umani.Particolare è il suo modo un po’ crudo di testimoniare le violenze, le ingiustizie ed il dominio che subiscono le donne africane. Hélène grida “basta” alla tirannia dei costumi arretrati che imperversano ormai da secoli (anche se forse avevano un loro valore un tempo). Denuncia inoltre il fatto che l’Occidente abbia fatto della Trinità divina la trinità dei soldi e non pensa che le soluzioni adottate fin qua per sconfiggere la povertà e l’HIV siano valide. In affetti, “più si danno soldi per lottare contro la povertà e l’HIV, più la povertà e l’HIV si diffondono nelle comunità africane”. Perciò lei è convinta che trovare e studiare nuove soluzioni a questi problemi e ridare a quegli uomini la loro dignità umana, all’immagine di Dio sia l’impegno di tutti. Ha lavorato per anni al Consiglio Ecumenico delle Chiese a Ginevra; recentemente è tornata al suo paese, in Camerun, dove sta creando un centro di teologia popolare, rivolto soprattutto alle donne. E’ tra le promotrici della candidatura delle donne africane al premio Nobel per la Pace.

Incarichi:
-Direttrice per la sezione Africa e Medio Oriente all'Alleanza mondiale delle Unioni cristiane femminili
-Direttrice del Centro ecumenico per la ricerca e le trasformazioni sociali – Camerun
-Membro del Consiglio ecumenico delle chiese del Camerun

Partecipazioni ad eventi
-SEMINARIO INTERNAZIONALE Requiem per la cooperazione? - Nuove relazioni tra i popoli per la giustizia e per la pace, Roma, 11 maggio 2010, ore 9.3 – Relazione su “Verso nuovi modelli di relazione e cooperazione”
-Delegata africana alla 54esima sessione della Commissione sullo status della donna, New York 1/12 marzo 2010
-Intervista a "Voci dal mondo" di Radio1 RAI, puntata di domenica 7 febbraio 2010 (servizio dedicato alla Campagna Noppaw per l’assegnazione del Premio Nobel 2011 alle donne africane) -VIII CONVEGNO INTERNAZIONALE “L’AFRICA IN PIEDI” - L’Europa con l’Africa - Ancona - Teatro delle Muse – 13/15 novembre 2009. Relazione su “Le donne, la vita, la pace. Lancio della proposta del premio Nobel per la pace alle donne africane”
-Seminario internazionale del Cipsi "Per un nuovo contratto umano e sociale tra l’Africa e l’Europa” - 28/12/2008 Dakar (Senegal)
-IX Congresso internazionale del VIDES per riflettere sul tema “Beni comuni e diritti umani: un patrimonio e un impegno per i giovani”- 31-10/2-11-2008, Sassone
-Il diritto al futuro: quali speranze per i giovani in Africa - Ancona 21 aprile 2007 – Relazione su “Diritto al futuro e speranza in Africa. Lettura sociologica e teologica”
-L' Africa in piedi con il volto di donna - V Convegno Internazionale Ancona 21 – 23 Aprile 2006 Libri
-Kä Mana, Jean-Blaise Kenmogne et Hélène Yinda. “Religion, culture et VIH-SIDA en Afrique” (Sherpa, 2004) -Helene Yinda et Marie-Bernadette Mbuy Beya. “Femmes Africaines et VIH et SIDA: Non, Plus de larmes!” - Sherpa

"Le nostre storie di vita sono anche atti, con cui affermiamo noi stesse in quanto esseri umani, in marcia nella pienezza della loro umanità e della loro dignità. I nostri discorsi e le nostre storie di vita sono come gocce d’acqua che, ininterrottamente hanno fecondato terre desolate dove sono cresciute le piante. Esse oggi sono i simboli delle nostre vittorie e dei risultati visibili in tutti i settori della vita nostro continente. Chiediamo giustizia perché le donne africane possano passare dalla invisibilità al riconoscimento pubblico, collettivo e globale del loro contributo alla nascita di una nuova società in Africa. Noi siamo qui, in piedi e forti! "
Articolo Yinda novembre 2009

Comitato intercomunale per la Pace

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