Paradossalmente anche quelli eseguiti da terzi e per i quali il Comune ha solo un ruolo marginale subiscono la stessa mortifera sorte.
Ci riferiamo alla realizzazione dell'area spugna da parte del CAP con annessa diffusa piantumazione e formazione, meglio dire ricostituzione, dell'alberata di via Rogerio da Sedriano.
Un pregevole intervento di ripristino ambientale con specie di indubbio pregio ornamentale e con esemplari già di pronto effetto.
Il ruolo sussidiario del Comune consiste nella realizzazione/integrazione di un impianto di irrigazione che garantisca l'affermazione degli alberi e degli arbusti.
Un lavoro, tutto sommato di routine, non particolarmente costoso e complesso. Eppure da subito l'impianto presenta delle lacune, dei difetti a cui si cerca di porre rimedio, con calma, perchè la torrida stagione estiva lo consente (sic) senza venirne a capo.
Il risultato di questa abituale cura del verde è che quattro querce decedono, altre 3 sono in sofferenza idrica, e alcuni liriodendri di notevole mole sono nel frattempo deceduti. Il responsabile -giudicate voi se è tale- seraficamente non se ne preoccupa.
A metà luglio, quando è ormai chiaro che bisogna fare qualcosa, si avviano i lavori, cioè si scavano dei buchi, si impreziosiscono col bel nastro colorato usato per i cantieri e poi, tutti in ferie. Assurdo! Normale, invece, a Sedriano.
Normale per gli uffici, normale, evidentemente, anche per la classe politica. A pagare il conto di questa conclamata e consueta inettitudine saranno, come al solito, gli incolpevoli sedrianesi.
Ora ci chiediamo come mai persone che dirigono gli uffici comunali, dotate di siffatte indubbie professionalità non impieghino le loro doti e il loro talento in ben altre remunerative attività, magari come liberi professionisti o come associati in qualche prestigioso studio di architettura e/o similari. Speriamo presto.
Degli altri lavori in corso ci occuperemo a breve.
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