giovedì 22 aprile 2021

Orti Urbani 2: la teoria del caos

Sembra inverosimile come un'Amministrazione squattrinata si sia cimentata nella realizzazione degli orti urbani spendendo una cifra folle. Eppure per questo ed altre opere "minori" i non trascurabili importi sono stati trovati. Anzi questo progetto è stato rivisto e arricchito di ulteriori ammennicoli di cui faremo un breve elenco.

Oltre allo stanziamento iniziale di 150.000 euro, con la delibera n. 37 del 5/03/2019 se ne aggiungono altri 11.710 già al netto dello sconto di gara per: installazione pannelli fonoassorbenti, posizionamento portabici all'ingresso dell'area, realizzazione n. 2 barbecue, illuminazione percorso accesso all'area, spostamento cancello ingresso.

I pannelli fonoassorbenti non sono poi stati installati perché ritenuti superflui, dell'illuminazione notturna dell'area inutile aggiungere alcunché, sui barbecue valutate voi, delle portabici invece non se ne è più saputo nulla. Le due rastrelliere di 6 posti cadauna per 1.307 euro sono state sostituire dai contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti.

Idem per le 52 compostiere mai viste ( 2.855 euro). Forse è il caso che lor signori modifichino l'art. 9 del regolamento: dotazione degli orti lettera c) baule porta attrezzi e compostiera. Ma anche all'art. 10.2; l'orto deve essere mantenuto decoroso e pulito. Ma anche l'art. 10.17; i residui vegetali dovranno essere depositati in apposite compostiere (inesistenti) e non dovranno creare problemi di odore, degrado, incuria. Solo sparsi qua e là secondo il proprio estro e comodità. Suggeriamo altresì di cancellare in toto l'art. 10.21; il concessionario dovrà partecipare alle iniziative formative di tecniche agricole, educazione ambientale ed educazione alimentare perché nessuno le ha mai organizzate ne intende farlo.

Andrebbe rivisto anche l'art. 11: DIVIETI.
Sopprimendo la lettera i; abbandonare gli attrezzi ed altri oggetti sul terreno, la u; ospitare contenitori che creino ristagni d'acqua, la z; trattenersi oltre l'orario di apertura, la bb; depositare materiale di qualsiasi tipo, anche provvisorio, la ee; utilizzare macchine a motore per la coltivazione dell'orto in quanto se ne finge, metodicamente e meticolosamente, la loro esistenza.

L'unica regola adempiuta con severissimo scrupolo è invece quella prevista dall'art. 10.13; il concessionario dovrà accertarsi della chiusura del proprio orto, nonché dell'accesso comune principale ad ogni suo passaggio al fine di evitare problemi di intrusione da parte di persone non autorizzate.

Intrusione: penetrazione abusiva e furtiva di concittadini in un area pubblica adibita ad orti. Siamo approdati alla segregazione: quelli dentro e quelli fuori. F E N O M E N A L E  

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