venerdì 11 dicembre 2020

De gustibus non est disputandum (2)

Via Bardelli:
parziale(?) allargamento del marciapiede, una trentina di centimetri, lato ovest, per renderlo conforme alla normativa (?) Siamo sicuri? A quanto ci consta è già dei più ampi. Demolizione del marciapiede esistente, lato est, come per via Pessina e "realizzazione della pista ciclabile colorata, separata da essa ( com'è ormai consuetudine) con un sistema continuo di paletti dissuasori".

Le finiture sia del manto stradale che del marciapiede, in totale dissonanza con via Pessina, sarà invece in conglomerato bituminoso. Stravagante soluzione progettuale. Su un unico asse viario i materiali impiegati sono del tutto difformi.

Area mercato: In prossimità delle aiuole posizionamento di 8 panchine modello Praga o similare su fondo di masselli autobloccanti in cemento in simil pietra di luserna (un'altra volta) per consentire agli occasionali fruitori di godere dell'ameno panorama rappresentato dalla piazza; vastissima, completamente asfaltata e brulla. Sullo sfondo, si staglia invece la razionale e inconfondibile sagoma del camposanto (memento mori) delimitata, a perdita d'occhio, da lastre orizzontali di cemento. Uno sguardo d'insieme, è proprio il caso di dire, quanto meno singolare che rallegra lo spirito e appaga la vista. Di certo non mancheranno gli amanti della tintarella che non tarderanno a scoprire ed approfittare dell'ideale posizionamento assolato dei manufatti, specie nelle radiose giornate estive, ma non solo.

Sempre nell'area mercato, all'ingresso di via Magenta, evidenziamo la realizzazione di una piazzola porta bici, dimensione 4 x 2 m. a scapito del verde presente, l'estensione della piazza impedisce la ricerca di una diversa soluzione? Ovviamente si! 

In sovrappiù e, qualora non fosse ancora chiaro,: "il progetto elimina tutti gli stalli dei parcheggi sull'intero asse viario, favorendo così - udite udite - il parcheggio antistante(?) la Piazza Mercato". Fatevene una ragione, ipse dixit! Per parcheggiare nella giornata di sabato però arrangiatevi, non mancano, scrive qualcuno, numerosi stalli nelle vie limitrofe, inutilizzati. 

Aggiungiamo che la pista ciclabile parte dall'inizio di via Pessina con una larghezza di 1,45 m. per arrivare all'incrocio di Via Magenta un po' ingrassata, con un diametro di circa 2,40 m., il rigonfiamento avviene in prossimità dell'ingresso di piazza mercato passando dai 1,53 ai 2,29 m. Questo per mantenere inalterato il calibro della carreggiata prevista in 3,45 m.

Terminiamo ricordando come l'intero progetto di fattibilità, approvato nel novembre 2018, prevedeva una spesa complessiva di 225.000 euro, ora i costi sono lievitati a 710.000 euro, 270.000 euro Via De Amicis/S, Massimo/Mazzini ecc. a cui aggiungere i 440.000 di Via Mazzini - da Via Pessina a Via Papa Giovanni XXIII -, Via Pessina e Bardelli. Un ritocco di oltre il 300%, una sciocchezzuola. Poco importa se il debito pubblico, da considerare ormai irredimibile, si sia gonfiato anche per effetto di panchine e paletti, oltre ai monopattini ed altre infinite stupidaggini. Quel che davvero importa, per qualcuno, è dimostrare di aver fatto qualcosa, il più lontano possibile dalle "chiacchiere" di un'aula consigliare. Il risultato non conta. 

Ps. alla già cospicua selva di svariate centinaia di paletti dissuasori se ne aggiungeranno altri 317 (247 in via Pessina/Bardelli, 70 in via Mazzini), decina più, decina meno. Suggeriamo anche una visita oculistica approfondita visto che si scrive pure che "per rendere evidente la distinzione tra il passaggio pedonale e la carreggiata si prevede l'utilizzo di un diverso tipo di autobloccante". Non bastano ne i paletti ne lo sgargiante colore, dove manca l'imprescindibile tinteggiatura meglio caratterizzare... melius abundare quam deficere. Rob de matt.


Nb. Ci chiediamo se i residenti siano a conoscenza dell'innalzamento della strada perché considerino le possibili conseguenze che questo potrebbe comportare. Se i lavori non fossero eseguiti nel modo corretto... se il piano interno dei cortili fosse più basso rispetto a quello stradale... Molti se, vero, però e tuttavia, prevenire è preferibile ad annegare.

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