giovedì 20 novembre 2014

Processo ETERNIT: sentenza annullata ... VERGOGNA !!!!!!

Questa mattina leggendo i giornali, la notizia dell'annullamento della sentenza Eternit per me si è concretizzata e si è fatta più reale che mai. Ho pensato subito allo schiaffo morale dato alle vedove, alle madri, ai figli, alle nonne, ai parenti tutti, dei morti di Casale Monferrato, ai quali è toccata anche la beffa dell'annullamento dell'indennizzo economico previsto dalle sentenze precedenti. Non che i soldi possano sanare o sistemare le cose, ma era qualcosa di economico, da togliere ai quei due delinquenti magnati svizzeri che con l'Eternit, si sono arricchiti. Un risarcimento morale insomma che ci si ostina a chiamare giustizia, per le sofferenze indicibili che hanno patito le persone che sono morte.

Pensare ai nostri morti che hanno respirato amianto e alla morte vista come un banale evento che acquisisce prescrizione, mi ha fatto star male. Come mi ha fatto star male, sentirmi dire, qualche tempo fa, nel caso dell'azienda di mio marito: “Lui adesso è l'unico che è morto? Non è a conoscenza di qualche altro collega che si è ammalato o che è deceduto? Sa, le cose così cambierebbero..."
Mi dispiace ma i nostri morti non si prescrivono. 

Non ho potuto non pensare e rivivere le sofferenze di tutte quelle persone che sono morte, che sono tante e che ancora muoiono e si ammalano. Sabato scorso a Casale Monferrato, c'è stato il funerale di un uomo di 58 anni, quest'anno è peggio dell'ultimo, sono già a quota 50, leggevo. In totale siamo sui tremila morti solo a Casale se poi ci aggiungiamo quelli deceduti nel resto d'Italia …... non so a che cifra si arriva.

Io ho avuto il privilegio di conoscere personalmente alcuni di loro e i loro parenti, ho ascoltato le loro storie e ho sempre ammirato la dignità e la forza con cui hanno lottato, nei tanti anni in cui ci sono stati i processi. Ricordo una persona fra tutte, la Sig.ra Romana Blasotti, che ha perso ben 5 familiari, alla quale ho stretto la mano e che con la sua composta saggezza, mi ha detto: “coraggio, coraggio, signora”. Il suo sguardo e le sue parole, io non le dimenticherò mai.

E quindi mi sono commossa e si, mi è scappata una lacrima, poi, questo doveroso momento di commozione, è diventata un rabbia, estrema ed infinita ed ho pensato: come posso io, madre e vedova di un uomo, morto ucciso dall'amianto, come posso guardare in faccia i miei figli e adesso, dopo questa ennesima sconfitta, convincerli che devono aver fiducia nello stato, nelle leggi, nei principi della Costituzione Italiana, dove si dice che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla Legge” e ancora che “la giustizia viene amministrata dai magistrati in nome del popolo”.
Come posso guardare in faccia serena, i miei figli, sapendo che nel loro futuro non c'è una giustizia equa ...
Io questa certezza, non c'è l'ho più.

Rossella

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